L’UNIONE DEL MARCIUME

 

Già prima della vittoria (risicata) del Centro-sinistra avevamo previsto la gran parte delle mosse che il futuro governo avrebbe compiuto, o meglio avevamo inteso la direzionalità di queste, mentre tutto il popolo di sinistra danzava il suo ballo di esorcizzazione identitaria al fine di allontanare gli spiriti maligni berlusconiani. Quando dichiarammo sul blog, e a più riprese (grazie alla mirabili analisi di Gianfranco La Grassa sul connubio stretto tra GF-ID e ceto politico-professionale del costituendo governo del Centro-sinistra), che il pericolo maggiore per l’Italia veniva proprio da questi lestofanti (una miscela esplosiva di cattolicesimo "laicista" rutelliano e di riciclati ex-piccìisti dezavorrati del moralismo comunista) che si sarebbero schierati nell’ala sinistra del parlamento, parlavamo con cognizione di causa. Tutti i poteri forti (finanziari, in primis) sono schierati col Centro-sinistra. Si tratta degli stessi uomini che hanno buttato l’Italia sul lastrico, di una classe dirigente che s’apprestava a scavare sul fondo del barile per garantirsi la propria misera sopravvivenza a tutto danno del “popolo” italiano. Quale sciocco si aspettava una diversità (che pure c’è stata, ma solo al ribasso) tra il governo che usciva e quello che entrava? (quest’ultimo, e le cose sono sotto gli occhi di tutti, ha fatto sicuramente peggio).

 Il governo Prodi non solo non ha segnato nessuna discontinuità col governo Berlusconi in politica estera (vorremmo ricordare ai rifondaroli infausti-pacifinti-attaccati-al-cadreghino e via disprezzando) che sulla politica estera si sono comportati come tanti “Fido” che fingevano di guardare dalla parte opposta per poi scodinzolare allegramente appena il padrone americano gli prestava un po’ d’attenzione e qualche bella ciotolina “imbandita”(bye-bye Condy). Dall’Iraq si è usciti secondo i tempi previsti dal governo di Centro-destra (salvo essersi presi il merito di aver ritirato le truppe con la solita faccia di tolla) cioè in giugno e come da accordi presi da Berlusconi con gli alleati. La missione in Afghanistan è stata rifinanziata come missione di guerra (e le parole di Bush di questi ultimi giorni sull’intensificazione dell’azione Nato (Italia compresa) contro i taleban non fanno altro che confermare quanto lorsignori vorrebbero tenere nascosto) ma i bugiardi patentati della maggioranza hanno fatto i gargarismi con le parole pur di non dire come stavano esattamente le cose. Del resto, è stato il Ministro Parisi ha parlare di impegno italiano in Afghanistan fino al 2011. Questi orripilanti omuncoli pretendono di fare la guerra opponendo fiori a cannoni, e così incattiviscono il clima in quegli scenari di guerra (guerra! guerra! guerra! non mi stancherò mai di ripeterlo) con i nostri soldati mandati allo sbaraglio pur di mantenere una parvenza di pacifintismo con la quale “imboccare” una base elettorale credulona. E queste immani menzogne solo per quel che riguarda la politica estera. Non ci dilunghiamo su altre questioni quali il Libano e la conferma delle sanzioni contro il legittimo governo di Hamas (altro che equivicinanza!), materie sulle quali D’Alema dice di aver ridato lustro internazionale al nostro Paese, con il segretario di rifondazione Giordano (e non intendo sprecare aggettivi per questo omiciattolo che ieri, a Ballarò, ha dato tutto il meglio di sé ovvero tutto il peggio che la ragione umana sia capace di esprimere) che ha definito ineccepibile e superlativo il discorso di D’Alema a palazzo Madama. E ancora ieri, mentre D’Alema rifletteva sulle parole dette qualche giorno prima circa il fatto che si sarebbe dimesso se non ci fosse stata compatezza della maggioranza sulla politica estera, gli idioti del Pdci e di Rifondazione consideravano il ruolo svolto in politica estera dal “compagno spezzaferro”  come il climax dell’attestazione di una rinnovata indipendenza che ci saremmo guadagnati sul campo (oggi siamo cento volte più servili nei confronti del paese dominante, e facciamo ridere 1000 volte di più, rispetto al governo di centro-destra). Sono vermi e come i vermi strisciano senza alzare mai la testa, ignorando la dimensione verticale. Quanto ai due senatori che non hanno permesso di raggiungere il quorum previsto nella votazione (uno, Rossi non ha nemmeno imbucato la scheda, l’altro, Turigliatto si è “semplicemente” astenuto) hanno compiuto un atto giusto ma solo a metà. Avrebbero dovuto votare contro per mettere fine a questo schifo. Ma ancora più obbrobriosi erano i cani che li insultavano mentre questi, secondo coscienza, si ritraevano di fronte alla schizofrenia generale di chi dice una cosa e poi fa l’esatto contrario. La senatrice Palermi del Pdci è partita all’attacco dell’ “infido” collega urlando “sei uno STRONZO!”. Poi, addirittura, ha tentato di confrontarsi fisicamente con il senatore Rossi, reo di starle facendo perdere la “pigione”. E da tutti i banchi del Centro-sinistra era un turbinio di invettive, invocazioni alla Madonna e di inveimenti vari che non ripeterò per pudore (dalla mie parti si dice che il toro apostrofa cornuto l’asino!).

Questo governo è la putrefazione allo stato più maleodorante, un agglomerato di arruffoni, falsi, bugiardi, lo diciamo con le prove e con i fatti. In questi 280 giorni non è successo nulla che non avesse un puzzo nauseabondo di denaro iniettato alla grande Finanza e alla Industria Decotta. Dapprima si sono piazzati gli uomini giusti al posto giusto: Padoa-Schioppa, Draghi, Tononi Costamagna ecc. tutti grandi tecnici che portavano sulla fronte il marchio a fuoco della Goldaman Sachs. Poi hanno incominciato ad estendere i loro tentacoli in tutto lo Stato (sempre con l’appoggio delle grandi Banche nostrane, a loro volta controllate dalla finanza americana): da quella creatura mostruosa chiamata CDP fino al fondo F21; volevano (e vogliono!) ingoiare  tutta l’Italia con una voracità pantagruelica. Che cosa hanno avuto i settori deboli da questi signori? Nulla, assolutamente nulla! Come ripeteva incautamente lo stesso Giordano nella trasmissione televisiva di ieri sera, hanno fatto ogni regalo possibile alla Confindustria ed hanno ricevuto un bel ringraziamento! (lo dice pure il fellone!). Il famoso cuneo fiscale, quello che doveva essere equamente ripartito tra imprese e lavoratori, è finito tutto nelle tasche di Montezemolo e soci. Ma non erano contenti di questo scempio, hanno voluto continuare con le prebende da distribuire. Eccoti l’ennesima trovata per celare le loro intenzioni da servi di professione: prima l’epos per la FIAT che si è risollevata sul mercato e poi altri fondi pubblici alla combriccola capeggiata da Montezemolo-Marchionne (la mobilità lunga).

Questi sono i fatti, queste le loro fantomatiche riforme per i settori deboli. L’unico effetto che hanno ottenuto è stato quello di scatenare i lavoratori salariati contro i “bottegai”, i lavoratori dipendenti contro quelli autonomi. Il sig. Bersani e il Sig. Visco hanno autorizzato liberalizzazioni del piffero giocando sull’acredine atavica esistente da sempre tra questi ceti sociali. E mentre si costringevano i barbieri a stare aperti anche al lunedì (che grande trovata per risollevare le sorti economiche del paese) si distribuivano i soldi veri alle Banche amiche e agli industriali decotti ed assistiti, mandano il nostro paese alla sfascio, giorno dopo giorno. Non si era mai visto in Italia un governo così corrotto, un blocco sociale controllato da una “san-intesa” così salda tra Governo-Banche-Partiti-Confindustria-Sindacati. Il marcio è tutto interno al centro-sinistra ed i peggiori giochi di potere (finalizzati al controllo delle risorse del Sistema-Italia) si svolgono tutti in questa parte politica.

 Per aprire una piccola parentesi finanziaria, tutti sapranno che Geronzi (presidente Capitalia) ha dato il benservito ad Arpe (AD Capitalia). A quanto pare la disputa è nata perché Arpe avrebbe osteggiato l’entrata del Santander nella banca romana (credo, tuttavia, che si tratta anche di più di questo ma per ora non ne sappiamo abbastanza). Sapete a chi ha pensato Geronzi per sostituire l’AD riottoso? Pietro Modiano (quello che Fassino ha fortemente voluto ai vertici della SanIntesa) e a De Bustis (l’ex AD di Banca 121 vicino a D’alema) quello che ha rovinato molti risparmiatori pugliesi con i suoi prodotti finanziari “volatili”.

Adesso si può smentire il fatto che tutti i giochi di potere avvengono in un sol ambito politico, quello di Centro-sinistra? Se la risposta è quella che penso io dobbiamo mandarli tutti a casa pur sapendo che l’alternativa è pessima. Ma come disse Gramsci: tra due diverse tipologie di condanne a morte è sempre meglio un pollo. Cominciamo non scegliendo, dunque, e liberiamoci per ora di questa ottusa parte politica chiamata Centro-sinistra.