GIUSTIZIA COMPARATA (di A. Berlendis)

1. Saddam Hussein è stato `condannato´ a morte tramite impiccagione per aver ordinato nel 1982, l´uccisione di 148 sciiti del villaggio di Dujail, a seguito di un attentato alla sua persona.

2. E´ legittimo compararlo a come si comportò la giustizia USA in uno dei (tanti) casi cui è possibile riferirsi . Scriveva Seymour Hersh in `My Lai Vietnam´ riedito dalla Piemme nel 2005 :`Vietnam del Sud, 16 marzo 1968.
Per la compagnia Charlie dell´esercito USA avrebbe dovuto essere una normale operazione militare, ma quattro ore dopo è ormai diventata una carneficina di civili inermi (347 vittime).
Lungo le strade del piccolo villaggio di My Lai, centinaia di corpi di uomini, donne e bambini giacciono senza vita.
Sono stati trucidati dagli uomini del capitano Ernest Medina. A sangue freddo.´
`Sono passati 36 anni dal massacro di My Lai . La giuria della corte marziale istituita contro il tenente Calley si riunì in camera di consiglio il 16 marzo 1971, a tre anni esatti di distanza dalla carneficina dei civili vietnamiti.Dopo un acceso dibattito durato due settimane, il consesso riconobbe Calley colpevole per l´omicidio di 22 civili vietnamiti e lo condannò ai lavori forzati a vita. Successivamente, a seguito della revisione del processo, la condanna dell´ex ufficiale della compagnia Charlie fu ridotta a 20 anni
e quindi a 10 anni. Il 19 novembre 1974, l´ex ufficiale della compagnia Charlie fu liberato dopo tre anni e mezzo trascorsi agli arresti domiciliari : oggi Calley è il proprietario di una gioielleria a Fort Benning in Georgia. Le accuse di omicidio premeditato e di comando di azione illegale mosse contro il suo superiore, il capitano Medina , attualmente vicepresidente di una fabbrica di elicotteri, furono derubricate a quelle di omicidio colposo involontario per non aver esercitato il controllo necessario sui suoi uomini.
La giuria non si convinse che il capitano fosse a conoscenza di quanto stessero facendo i suoi soldati e lo assolse."

3. E´ legittimo compararlo a come si comportò il Tribunale di Norimberga. A conclusione del suo ultimo libro, uscito nel maggio 2006 `La giustizia dei vincitori. Da Norimberga a Baghdad´ Laterza, Danilo Zolo ha scritto queste parole : "Il processo di Norimberga ha stravolto l´idea di giustizia internazionale, annullandone ogni distinzione rispetto alla politica e alla guerra. E´ stato una resa dei conti, il regolamento delle pendenze, la vendetta dei vincitori sui vinti .
E´ stata una parodia della giustizia con una letale valenza simbolica. Essere sconfitti e uccisi in guerra è cosa normale, a volte persino onorevole. Ma essere giustiziati dopo essere stati sottoposti alla giurisdizione del nemico è una sconfitta irreparabile, è la degradazione estrema della propria dignità e identità.

Gli Stati Uniti hanno allestito un processo contro Saddam Hussein che riproduce e radicalizza la logica della stigmatizzazione e della vendetta retributiva che ha dominato il processo di Norimberga. L´anomia giuridica e il vuoto di potere legittimo provocati dalla guerra di aggressione sono tali che il processo contro l´ex dittatore iracheno si riduce a una teatralizzazione propagandistica della giustizia con il solo scopo di coprire i misfatti dei vincitori, di disumanizzare l´immagine del nemico e di legittimare nei suoi confronti, in quanto nemico dell´umanità, comportamenti ostili sino all´estrema disumanità." Pg167