DOVE VA A FINIRE IL CUNEO FISCALE PER I LAVORATORI?

La finanziaria del governo Prodi è come il pane, lievita di giorno in giorno e finirà anche per scarseggiare se non verranno apportate modifiche sostanziali al suo impianto. Dai 33,5 mld annunciati da Tommaso Padoa-Schioppa al Governatore della Banca d’Italia Draghi, fino ai 34,7 confermati dallo stesso Ministro dell’Economia dinnanzi alle Commissioni congiunte Bilancio e Finanze di Camera e Senato, per arrivare ai 40 mld di questi giorni. Sembra che a pesare sulla faccenda, e sulla misteriosa lievitazione, siano stati i 5,280 mld di Iva auto che l’Italia dovrà restituire, in virtù di una sentenza pronunciata dalla Corte di Giustizia Europea.

Sta di fatto che l’approvazione della manovra in sede parlamentare sarà tutt’altro che una passeggiata, si annunciano una miriade di emendamenti da parte sia del Centro-Destra che del Centro-Sinistra. Come dire, la Finanziaria, nonostante i proclami della maggioranza sulla sua perfettibilità ma sulla sua bontà di fondo, non piace proprio a nessuno (ovviamente non per i motivi per i quali non piace a noi). Alla fine, il Governo potrebbe porre la fiducia. Quest’ultima, fino a poco tempo fa, era considerata una estrema ratio ma, da come si stanno mettendo le cose in queste ultime ore, non è escluso che si finisca per utilizzarla con l’obiettivo di placare gli appetiti famelici dei “parlamentari-notabili” della maggioranza di Centro-Sinistra.

Il Governo ha già fatto esperienza di votazioni nelle quali è finito sotto a causa dei franchi tiratori, il ricorso alla “conta parlamentare”, allora, dovrebbe allontanare ogni spauracchio e riportare all’ordine anche i più recalcitranti.

Questi aspetti ci interessano però relativamente, alla fine si troveranno i giusti equilibri tra le varie “corporazioni” del Centro-Sinistra e saranno tutti felici e contenti. Tutti tranne i lavoratori dipendenti. Il vulnus in questo caso riguarda proprio il famigerato cuneo fiscale, quel famoso 40% che era previsto per i lavoratori e che, a quanto pare, verrà spalmato su tutti i soggetti Irpef (evasori compresi). Innanzitutto, non si capisce come mai il Governo appoggiato da Rifondazione, quello che avrebbe affondato i panfili dei ricchi, non ha speso una sola parola per questa questione. Già è difficile capire le motivazioni che hanno spinto a non ripartire equamente il cuneo tra imprese e lavoratori dipendenti. In secondo luogo, i 4 mld previsti a vantaggio dei lavoratori non entreranno nella busta paga di nessuno di questi. Eppure,la CGIL e RC si erano detti soddisfatti degli indirizzi della politica economica del Governo. Soddisfatti di che? Forse l’unica soddisfazione che gliene viene è quella di aver tartassato la parte più bassa del cosiddetto ceto medio, con la sicumera di aver colpito i più ricchi tra i ricchi del paese. Così non è, i veri ricchi non piangono affatto e continuano a ridere alle spalle dei disoccupati, dei lavoratori autonomi, dei parasubordinati e di quelli precari. Montezemolo, per esempio. Vi pare che sia così triste? Il governo gli ha regalato l’esenzione bollo sulle auto per 3 anni, quella sui motocicli per 5 anni e la mobilità lunga.

Insomma, la sinistra del Governo non è riuscita nell’intento di far ottenere il 50% del cuneo fiscale ai lavoratori, adesso tace anche di fronte alla distribuzione del cuneo a tutti i contribuenti. Non c’è davvero nulla per esultare, anzi! Gli unici soggetti che si rallegrano sono gli esercenti, quelli che le tasse se le autoriducono senza attendere i provvedimenti del governo.