BASTA BALLE, di GLG

gianfranco

Francamente, penso che senz’altro ci siano in questo paese molti stupidi; diciamo istupiditi dal fallimento della loro vena rivoluzionaria d’antan, fallimento che ha coinvolto anche i loro eredi più giovani, che mai hanno dato il benché minimo contributo a quelle credenze ormai tramontate, restando però agganciati, solo a chiacchiere, ad uno stupido e ipocrita spirito di fratellanza universale, continuamente contraddetto dalle loro ambizioni sfrenate, dalle coltellate che si mollano l’un l’altro per far carriera, ecc.

Non ho alcuna intenzione di mettermi a discettare sullo ius soli, di cui non mi sono mai interessato molto. Tuttavia, anche un perfetto mentecatto capisce che non si può pretendere di discutere (e anzi di approvare mettendo la fiducia al governo, quindi con una vera forzatura per imporre il volere di una minoranza) un simile provvedimento in extremis, a legislatura di fatto ormai finita e da tenere in piedi solo per quella legge. E sapendo che cos’è questo governo rimediato alla bell’e meglio nell’ultimo di cinque anni di vergogna continua, in cui oltre la metà dei parlamentari hanno cambiato casacca più e più volte.

Tuttavia, non credo che tutti questi progressisti d’accatto siano semplicemente dementi. Sanno invece d’essere finiti, non hanno più nulla da dire e da dare. Si sono però abituati a concionare in TV e sui giornali, a farsi pagare per convegni in cui dilaga l’idiozia pura, a occupare indebitamente il 90% dei posti all’Università e nelle scuole. Ecc., ecc., ecc. Sanno però che essere finiti non significa ancora essere morti; perché sia “offerto” loro questo “finish” (e senza nemmeno onorata sepoltura) occorre che si facciano avanti quelli che hanno deciso di sopprimerli. Prima o poi arriveranno perché è chiaro che la situazione, in cui ci hanno messo questi “politicamente corretti”, non è tenibile all’infinito. Allora questi disperati giocano il tutto per tutto, cercano di creare il massimo di confusione possibile, di deviare l’ira di chi sta in basso (e che va sempre più giù malgrado le incredibili statistiche artefatte da sporchissimi segugi di costoro) verso altri poveracci, che sono stati indotti in vari modi ad abbandonare le loro terre per cercare fortuna dove questi fottuti figli di tr… hanno loro raccontato che l’avrebbero facilmente trovata.

Nessuno sembra ricordarsi che la migrazione massiccia è iniziata nel 2011, con la sedicente “primavera araba”, con il massacro di Gheddafi (e della Libia), con il tentato massacro di Assad (per il momento salvato dai russi, ma dopo anni di sangue e sofferenze provocate da questi “progressisti”), con la creazione e finanziamento dell’Isis, che tanto danno ha causato nei nostri paesi europei (e troppo poco negli Usa). E oggi questa azione maligna è tutt’altro che terminata con la sconfitta del Califfato in Siria e Irak. Il caos, creato ad arte da questi farabutti, serve loro per tentare di sopravvivere. E se loro sopravvivranno, morirà l’Europa di cui questi sciagurati si riempiono la bocca.

La si smetta quindi con la lotta tra “poveri”. Senza dubbio, non si possono ricevere centinaia di migliaia di migranti, di cultura e tradizioni lontanissime dalle nostre, in pochi anni. La cosiddetta integrazione, che poi mai avviene come raccontato da mentitori spudorati, esige decenni e decenni. E poi non se ne vede l’utilità; la si smetta con le ridicolaggini sulla natalità, con la palla colossale che questi sradicati – mantenuti lavorando spesso in nero e comunque con remunerazioni per lo più irrisorie, quindi con contributi previdenziali bassi – pagherebbero le nostre pensioni. La migrazione va ultracontrollata e ridotta ad una percentuale contenuta rispetto a quella di questi anni (dal 2011, lo volete capire!?). Tuttavia, non ci sarà mai serenità e tranquillità finché esisteranno i “politicamente corretti”. Devono sparire. Moriranno comunque, ma non si possono attendere troppi anni; altrimenti non moriranno solo loro.