COMPETENTI D’INCOMPETENZA CON LAUREA IN INESPERIENZA

“Se fossimo in un settore privato questo sarebbe un motivo per riconsiderare i vertici dell’INPS”, dice LA Fornero. Se fossimo un Paese serio, questo sarebbe il momento di rimandare i professori a scuola o di mandarli direttamente a quell’altro paese dove il Primo cittadino vituperato è sempre amico loro. Perché delle due l’una, o è un’assoluta incompetente il Ministro o lo sono i vertici dell’INPS ed anche quelli sindacali per i quali gli esodati sono almeno sei volte tanto quelli calcolati dalla maestrina ministrina. In ogni caso siamo alle comiche finali di uno Stato che si sta decomponendo e che sta dissolvendo le speranze di 60 mln di italiani. Addirittura, LA Fornero giunge a sostenere che qualcuno gioca a tombola, chiama i numeri tirandoli a sorte, esclusivamente per mettere in difficoltà il dicastero da lei diretto. Sarà l’ennesima manovra dei poteri forti contro i cattedratici debolucci di comprendonio che sanno troppo di grammatica e nulla di prammatica? Nemmeno questo considerato che lorsignori sbagliano i provvedimenti, non conoscono le procedure, sparano cifre a capocchia e sono stati messi lì a governare con l’imprimatur della Trilaterale (uno dei tanti bracci operativi della prepotenza mondiale), in seguito ad una vita a spadroneggiare nepotisticamente nell’accademia dove la genealogia è l’unica scienza perfetta. Dalla torre d’avorio alla botte di ferro. Baronetti smemorati o cretinetti patentati? Ai fosfori l’ardua sentenza. Eppure prima di lanciare l’allarme l’INPS aveva fatto pervenire sulla scrivania della Fornero un rapporto riservato per evitarle la figuraccia. Niente da fare, da quando la signora Deaglio si è fatta largo nel Gabinetto l’umiltà è finita letteralmente nel water. Ma quello della docente di Torino non è l’unico caso di professore bocciato. Anche il suo collega dei rapporti col Parlamento, Piero Giarda, ha fatto le piroette col suo ddl anticorruzione visto, rivisto, vistato, svisato ed infine spacchettato ponendo tre distinti voti di fiducia dopo averne annunciato uno solo col primo maxiemendamento. Il suo sfogo è stato: scusate, sono inesperto. Appunto, esperti in inesperienza, costoro eccellono in incompetenza, primeggiano in impreparazione, sono capacissimi d’incapacità e specialisti in grossolanità. Insomma, geni geneticamente mortificati dalla vita politica dopo decenni trascorsi in un bozzolo accademico.   A cominciare dal capo dei capi, giustamente ribattezzato da Belpietro il Premier falliMonti. Il Generale Piero Laporta ci ha ricordato che il bocconiano fa danni da quando era giovane, dal quel lontano 1981 in cui inventò il debito incontrollato attraverso l’emissione di titoli con aste quindicinali e mensili. E’ stato il disastro che adesso questi luminari dell’oscurità vorrebbero interamente riversare sul cittadino italiano.  Tuttavia, non facciamoci sviare anche noi, poiché è vero che gli esecutori testamentari di questa Italia in procinto di perire si chiamano Monti, Passera, Fornero ecc. ecc. ma a monte di Monti c’è un Colle e tanti scavezzacolli dei partiti, degli apparati statali, dei corpi burocratici e militari i quali hanno fatto del disfattismo nazionale la loro bandiera e del sacco della patria il loro obiettivo. A causa loro,  sui cieli d’Italia, volteggiano da tanto tempo  indisturbati corvi continentali e avvoltoi imperiali.