DUE PEZZI SEMISERI (07 Luglio 2011)

brunetta

SCEMI DI GOVERNO.

E’ sicuramente stata la conferenza stampa degli scemi, dei cretini e degli illuminati dall’imbecillità. Ieri, durante la presentazione della manovra economica, mentre Brunetta illustrava le misure sul pubblico impiego, Tremonti ripeteva più volte ai suoi vicini di posto, “è un cretino”, “è uno scemo”. Sacconi ratificava le parole di Tremonti e Bonaiuti, dall’altra parte del tavolo, assecondava invece quelle di Brunetta. Tra fessi ci si intende al massimo a due o a tre alla volta, dopodiché è impossibile allargare lo schieramento per raggiunti limiti di idiozia. Il vero stupido è per sua natura leader e non accetta di finire nella massa dove le sue doti si fanno comuni. Occupate le cariche di Presidente, Vicepresidente e Tesoriere del Partito della cretinata, si esauriscono gli organi di vertice e nessuno di loro è disposto a fare il militonto. In quest’ultima categoria ci finiscono solo gli scimuniti di serie b (dove b sta per beota) che credono alle stoltezze dei loro capi. I cretini dunque, sono tanti, milioni di milioni, ma anche tenendo conto della legge delle probabilità non si capisce come facciano a finire tutti nei governi e nei parlamenti. Sarà la regola ferrea dell’oligarchia dei deficienti che, contrariamente a quanto pensava Michels, non è l’evoluzione di una organizzazione da una struttura democratica ad una sempre più ristretta ma direttamente il materiale ferroso che i politici hanno nel cervello e che si corrode con la scalata allo Stato . Solitamente gli stupidi si riconoscono dai complimenti che si fanno tra loro nei convegni, nelle conferenze e in tutte le altre occasioni ufficiali. Capita raramente di assistere ad una scena, anche se rubata dalle telecamere, come quella di ieri. Quando passano tali comete il cielo si accende a giorno, per chi lo dice, per chi lo subisce e per chi assiste. E’ un po’ come per la scritta: “Scemo chi legge” sui muri delle nostre città. Effettivamente, chi ha letto può sentirsi tale ma chi ha scritto di sicuro non vincerà mai un nobel per la fisica o un premio letterario. Tremonti e Brunetta sono nella stupidità gemelli diversi ma la boria, che è poi una delle tante declinazioni della stoltezza, li rende siamesi. Infatti, alla fine si sono riconosciuti, baciati e abbracciati. La cretinaggine crea attriti, divide, frammenta eppure riesce a tenere insieme gli esecutivi. Chissà se avremo un dì una risposta a questo dilemma storico, politico e antropologico. C’è materia di studio per gli scemenziati.

ITALIA CADAVERICA

berlusQuesto governo è morto e sepolto. Gli unici che lo ignorano sono proprio i cadaveri che lo animano… si fa per dire naturalmente. Quella tra Tremonti e Berlusconi non è soltanto una seduta spiritica per la futura leadership ma una battaglia condotta nelle tenebre tra armate mercenarie che prendono ordini dall’altro mondo. Si sta decidendo il futuro del Paese non sulla base dei suoi bisogni ma su quelli delle forze oscure occidentali che ci vogliono tumulare. Dopo l’apparizione ad Obama, per salvare se stesso e le imprese di famiglia, B. ha provato a rianimare l’iniziativa governativa imponendo al Ministro del Tesoro di aprire il sarcofago con i tesori di Stato. E’ stato un vano tentativo per riesumare il programma del PDL prima di un ritorno nell’ombra che una magistratura letteralmente ossessionata dai fantasmi non vuole concedergli. Ma nonostante il cambio di dimensione e di agenda l’Italia si ritrova ugualmente addosso gli occhi malefici delle agenzie di rating e dello stesso Eurogruppo che minacciano di condannarci alla dannazione finanziaria eterna. Coincidenze? Nemmeno per incubo. Tremonti è presidente dell’Aspen Istitute Italia, la cui sede centrale è a Washington ed è finanziata da organizzazioni poco spirituali come la Ford Foundation, Rockefeller Foundation e Carnegie Corporation. Ancora, egli è stato ospite del Bilderberg, oscura associazione di ottimati della politica e dell’economia mondiale che, nell’arcano, elabora strategie e iniziative per il benessere dell’umanità, passando prima da foschi interessi particolari dei potenti della terra. Giulio è anche un medium dei salotti sopranazionali e delle istituzioni mondiali di governo dell’economia, dal FMI al WTO. E’ bastato che B. accennasse dell’esigenza di materializzare politiche governative di riforma fiscale che si è scatenato un putiferio sulla testa dello Stato e dei suoi cittadini. Adesso con il varo della manovra economica e i reciproci sortilegi tra Giulio e Silvio si avvicina il momento dell’apocalisse. Si doveva discutere di fisco e di semplificazione per agevolare le medie e piccole imprese ed invece ci si è ritrovati sotterrati da una operazione indirizzata a crocifiggere i pensionati e a lapidare i possessori di titoli. Insomma, ci vogliono tutti morti e non importa se loro stessi non arriveranno in tempo per il funerale perchè trapassati davanti a noi.  Berlusconi è già in ginocchio, a Tremonti è ora caduta sulla testa un’urna pesante con la richiesta di purgazione per un suo consigliere mistico. La scajolata del Ministro è venuta fuori come un’ invocazione ad orologeria, al pari dei demoni delle agenzie di rating contro l’Italia da lui presumibilmente risvegliati. Come finirà? Male, malissimo se non arrivano i ghostbusters o almeno qualcuno che li mandi al diavolo in fretta.