FUORI DAI…..ECC. ECC. IL “NANETTO”, di GLG

gianfranco

 

 

http://www.ilgiornale.it/news/politica/silvio-berlusconi-beppe-grillo-pericolo-e-dico-no-grandi-1381654.html

 

http://www.ilgiornale.it/news/politica/fdi-e-lega-insieme-lipotesi-lista-unica-tenta-meloni-e-1381565.html

 

Cominciamo con il ricordare come per anni (non per qualche giorno), soprattutto il centro-destra – ma in specie proprio Il Giornale e i berlusconiani in genere – ci abbia presentato la Germania, e la cancelliera, come nostri persecutori o quasi. Secondo questi imbroglioni, il filoamericano Draghi (al servizio dell’establishment delle vecchie presidenze americane) ci salvava sempre; ed era poi la Germania a mandare tutto a remengo. Adesso, invece, tra Merkel e berlusca c’è avvicinamento (per quanto tempo?) e allora tutto va bene.

Il furbacchione, e vero individuo senza principi né qualsiasi orientamento definito, gioca la sua complicità con chi sta portando l’Italia sempre più “fuori rotta”; tuttavia, senza esporsi troppo in nessun senso, data l’instabilità della situazione. Si guarda bene dall’attaccare quella che al momento è la nuova dirigenza statunitense. Fa finta di capire anche il malcontento popolare e quindi scusa, pur considerandola una iattura, la “deriva populista” di parte della popolazione. Tuttavia valuta appunto questo stato d’animo della “gente” come una reazione che resterà sempre senza veri esiti positivi. L’unica prospettiva sarebbe per lui (che comunque non ha alcuna idea in testa se non il suo interesse personale) un forte centro-destra liberale – come se il Pd e Renzi fossero chissà che cosa d’altro di veramente opposto – nel mentre, attaccando il populismo, di fatto critica i sedicenti “alleati” e indebolisce quel “fronte comune” che finge di volere. E aggiunge inoltre di non capire le mosse di un Parisi (uomo a lui più che vicino), augurandogli tuttavia ogni bene; così da far capire che un domani potrà essere costui l’alleato contro i populismi, creando un bel “marasma” detto “centrista”, in grado di soltanto di mimare – sempre ricordando che la “seconda volta” certi eventi passano dallo svolgimento serio alla farsa – la funzione svolta in altri tempi dalla DC (con alcuni partitini, tipo i socialdemocratici e i repubblicani, tutt’intorno).

Gli “alleati”, dal canto loro, sono tentati da un progetto unitario che sarebbe positivo se superasse il desiderio di ottenere qualche voto in più, finalmente comprendendo che con l’ex cavaliere non ci sarà mai futuro e denunciandolo quindi per quel traditore che è da anni. Non dico che dovrebbero cercare un accordo con i “grillini” (sarebbe un altro errore, io credo), ma dovrebbero dichiarare alto e forte che non hanno comunque alcuna voglia di favorire il duo Renzi-Berlusconi nella lotta contro i “5 stelle”. E’ necessario che si svolga infine una martellante campagna di chiarimento presso l’opinione pubblica del reale pericolo che sta correndo l’Italia: cadere totalmente in mano a un partito, nella sostanza renziano (nel senso della melmosità politica, chi sarà poi il reale personaggio che concluderà la sporca operazione è meno interessante), con la connivenza più o meno stretta del coacervo berlusconiano (e anche qui poco importa se poi qualcuno di più giovane succederà infine all’attuale comandante in capo).

Nessuna “grande coalizione”, dichiara con apparente forza l’uomo dalla lingua biforcuta; sarebbe necessaria l’andata al governo di un forte centro-destra. Sa benissimo che l’alleanza tra lui, che continua ad appoggiare l’attuale UE, e Lega e Fdi che la combattono (almeno se non fingono, ma non credo), sarà sempre una “ciofeca”. Se la gente non ha raggiunto livelli di idiozia superiori ad ogni attesa, si renderà ben conto che i tre “alleati” sono in continua frizione, pur mai dichiarata a piena voce. Quindi, il vero intento del “vile traditore” è impedire che si crei una effettiva alternativa al partito che ho definito “renziano”. Al momento opportuno, qualche voto affluirà al nuovo governo dai berluscones, qualche altro “Verdini” o “Parisi”, ecc. nascerà da “destra” per il “bene del paese”, per realizzare riforme che impoveriranno sempre più almeno tre quarti di popolazione (favorendone, sì e no un 10%, i “soliti noti” e lasciando immutata la sorte di alcuni “strati cuscinetto” quale “cintura protettiva”).

Sarebbe ora che, smettendola con questa farsa “democratico-elettorale” – che può essere recitata senza danni irreparabili nei momenti di relativa calma e buona crescita d’un paese – nascano finalmente forze in grado di dare una spallata violentissima a questi cialtroni in gioco per il dissesto dei tre quarti sopra ricordati. Lega e Fdi vogliono essere della partita in questo compito? E allora mutino “d’accento e di pensier”; ma non come la “donna mobile” di verdiana memoria, bensì con la decisione d’essere infine la tomba di tutti gli intriganti, maneggioni e “badogliani” del tipo di questo meschino personaggio, che ha ormai per troppo tempo impestato il nostro sistema politico (ben coadiuvato da tutti gli altri, sia chiaro). Fuori dai…..ecc. ecc. questo Berlusconi. Toglietelo di mezzo e riconsegnatelo agli “affetti famigliari”, se ne ha.