I POTERI MORTI IN VERSI

mario monti

Ringrazio Marga che ha messo in versi il pezzo perche` cosi e` molto meglio:

L’uomo progressista, generalmente di sinistra,

è l’odierno reazionario passatista,

quello che un tempo si sarebbe definito un retrogrado

ed un oscurantista per il quale

qualsiasi modificazione dell’esistente

diventa la fine del vivente.

Si oppone a tutto perché non capisce niente

ma lo fa con la tipica boria del saccente.

No tav, no nucleare, no petrolio, no inceneritore,

ma sempre sissignore

se posto davanti al padrone, al potere, al banchiere,

eppure si sente tutt’uno col barbiere, il salumiere, il pasticcere.

Almeno finché restano delle categorie astratte di gente

che non pretende niente. Conservatore di spocchia e di arroganza

costui, antimoderno ma modaiolo, è prodigo di conformismi

e schematismi che spaccia per il sale

del convivere sociale, insostenibile nel suo sviluppo sostenibile

è un vero sottosviluppato sul lato razionale

benché si senta geniale, colmo di pregiudizi postmoderni

e politicamente corretti, è sempre pronto a stigmatizzare indignato

gli altrui preconcetti e difetti. Passeggia beato

e consolato la domenica mattina in bicicletta

per non inquinare con i cavalli del suvvettino usato

per il resto della settimana, mangia poco e spesso,

tutto genuino e sano, per non cacare da comune villano.

Ha la pancia piena di cibi biologici e la testa ricolma

sempre degli stessi residui biologici, volgarmente

(nel senso del volgo che dice di amare ma disprezza)

si direbbe si tratti di merda ma essendo lui perbenista,

perbenino e chic radicale quello che normalmente il popolo

chiama letame in bocca a lui diventa coscienza civile essenziale

mentre quest’ultima, quella possibile più che reale,

si riduce a vocabolario intellettuale

e a ridondanza spirituale o meglio spiritistica

che con la sola imposizione delle mani trasforma la piazza

in una terrazza e la palazzina popolare

in una camera con vista sul mare.

Basta rivolgersi all’Inps o a qualche altro ente benefico

controllato dagli amici che sta dismettendo

il patrimonio immobiliare ed il gioco è fatto,

si compra a prezzi di stanzino il quartierino.

Ha i bisognosi nel cuore perché ne ha bisogno

per la carriera popolare ma è legato

da un patto di sangue alle classi dominanti,

ai finanzieri, agli industriali e a tutto il peggio

dell’élite decadente e decadentista che un paese in rovina

come l’Italia può (s)offrire. Porta

la Repubblica sotto il braccio, non quella di Platone

ma quella del plotone di esecuzione morale

che se non la pensi come lui quanto meno sei un maiale,

un ignorante senza anima sociale,

uno che confonde la politica con le puttane

arcoriane e non sa stare all’unico ideale

che vale, quello del salotto aulico ma demenziale,

arredato di pudicizia e di compostezza,

dei vari Fazio, Saviano o Dandini

dove si espongono le mummie e i sarcofagi

di fanfaroni nati già bendati

quali gli Scalfari, i Saviano, gli Eco,

nonchè tutti gli altri Ego ipertrofizzati

di cui abbonda il club degli illuminati

di luce propria che non riflettono su nulla.

Una fabbriceria politico-mediatica

di puttanieri di Stato e del privato,

falsi trocaderi costituzionalisti

che si scandalizzano per il burlesque del Cavaliere

anticostituzionalmente ingrifato,

per le corna al summit globalizzato,

per la battuta verbale sul culone della Merkel,

per il tradimento dei valori della carta fondamentale

che loro sono i primi a calpestare mentre si vendono

al miglior offerente in cambio di denaro,

di fama e di un’aura da santino della demo(nio)crazia

sperando che un giorno questa se li porti tutti via.

Berlusconi li ha sempre terrorizzati

perché in lui rivedevano i propri vizi privati

che il Cavaliere rendeva pubblici,

erano gli unici veramente alla sua altezza

perché quest’ultimo era basso fuori

mentre loro erano bassi dentro.

Se B. trombava loro strombazzavano,

su questa indecenza perché un Capo di governo

non può portare, sotto pagamento, una donna in Casa

ma può farsi comprare dalla Casa Bianca.

C’è la vendita del corpo femminile

e la svendita del corpo nazionale,

lorsignori preferiscono di gran lunga

questo secondo puttaneggiare.

Si vede che la marchetta politica,

televisiva o giornalistica, contro la sovranità nazionale,

al virtuista pare più sobria ed elegante

rispetto al restare in mutande nella propria villa,

circondato da soubrettine e letterine

pagate con moneta sonante

ma dal proprio conto corrente.

Tra il fare e lo spiare c’è di mezzo un mare

di menzogne e di cazzate che solo

il colto di sinistra può pensare.

Ci vorrebbe un Papini in grande spolvero

per descrivere perfettamente l’imbecillità

evoluta di questo ceto semicolto,

seminato e colto dai prepotenti internazionali

per fare dell’Italia un lupanare.

Sono loro i responsabili di questa ecatombe

che sta trasformando la penisola in una distesa di bare,

mentre si continuano a fare le sedute spiritiche per risollevare

l’economia nazionale. Per questo più che di poteri forti

bisognerebbe parlare di poteri morti

che è anche sinonimo di poteri Monti.

Seppellendo loro rinascerà l’Italia.