IL “PERITO” FAUSTUS di M. Tozzato

 

 

Dall’epopea gloriosa e tragica del Dottor Faustus, celebrata nella letteratura da Marlowe, Goethe e Mann, alla commedia e alla farsa del Perito Faustus; ancora una volta assistiamo a quel fenomeno di cui aveva già parlato Marx riguardo alle due maniere in cui la storia ama ripetersi. Entrambi hanno venduto l’anima al diavolo, ma se  l’antico dottore lo ha fatto per l’invincibile forza dell’amore e del desiderio il secondo è stato vinto dalla brama di potere, ricchezza e gloria presidenziale. Bertinotti però oltre alla bravura nel vendere la sua anima si è anche specializzato nella capacità di produrre, realizzando profitti,  “aria fritta” e “fumo” di vario tipo utilizzando le sue capacità, diciamo dialettiche,  acquisite con vaste letture che, nonostante le sue ambizioni intellettuali, lo hanno reso particolarmente brillante nello stile, nella forma, ma molto meno sul piano dei contenuti. Avvicinandosi la convention della cosiddetta “Cosa rossa” il “patron” della ditta ha sentito il bisogno di rifilarci, a mò di introduzione, una brillante dimostrazione del suo talento in una intervista a “la Repubblica” del 04.12.2007. <<Dobbiamo prenderne atto: questo centrosinistra ha fallito. La grande ambizione con la quale avevamo costruito l’Unione non si è realizzata…>> Così esordisce Faustus ma subito dopo, con una piroetta, inizia i suoi giri di valzer e si rifiuta di avanzare qualsiasi ipotesi sul futuro del governo, anzi: <<Voglio premetterlo: non ci deve essere nervosismo, da parte di Prodi. Usciamo da questa prigione mentale: io non so quanto andrà avanti, può anche darsi che duri fino alla fine della legislatura, e non ho nulla in contrario che questo accada. Ma per favore, prendiamo atto di una realtà: in questi ultimi due mesi tutto è cambiato>>. Effettivamente è vero che è nato il Pd, che la “sinistra governativa” sta andando avanti nel suo processo federativo con la quale spera di garantirsi la “sopravvivenza parlamentare” e soprattutto che nella Finanziaria e nel provvedimento sul Welfare hanno prevalso Montezemolo, la grande finanza, e Dini che ne è stato il portavoce ufficiale (assieme al Capo del governo, sempre più baldanzoso e arrogante). Ma tutti sappiamo che la “svolta” è incominciata all’inizio della legislatura, subito dopo la verifica del  risultato elettorale: da quel momento la “sinistra radicale governativa” si è svenduta su tutto, sia in politica interna che in quella estera, con l’aggiunta particolarmente sgradevole di lamentele, di avvertimenti che bisognava cambiare, di frasari roboanti usati soprattutto dagli zombies del PdCI. I sindacati di stato, sempre particolarmente inetti e corrotti, proni ai voleri di Prodi (e quindi dei poteri sub dominanti), hanno  concesso tutto il possibile, permettendo accordi contrattuali disastrosi per i lavoratori e, lasciando al governo   mano libera, hanno favorito nei fatti le peggiori politiche sulle questioni del precariato e della previdenza.

Bertinotti prosegue poi rifilando al suo intervistatore un pochino di aria fritta – sul tipo di quella propinataci negli editoriali della “sua” rivista Alternative per il Socialismo – parlando anche di “tattica e strategia” e citando Lenin, Nenni, Togliatti e naturalmente il suo punto di riferimento principale, Riccardo Lombardi, per concludere che << tutto va ripensato. Essere o meno alleati del Pd, stare o meno dentro questo governo: tutto va riposizionato in chiave strategica>>. Ma Faustus ancora una volta ci dimostra la sua “diabolica” abilità e quando l’intervistatore gli domanda se la stagione de l’Unione è arrivata al capolinea gli risponde:<<Intellettualmente io sono già proiettato oltre. Ma politicamente ancora no>>. E il giornalista (Massimo Giannini) aggiunge: <<E qui torna Lenin. Fissata la strategia del tempo lungo, c’è da occuparsi di tattica “hic et nunc”, come dice il presidente della Camera. La tattica impone di combattere, ancora, dentro il quadro delle alleanze consolidate, e dentro il perimetro del governo in carica>>. Devo confessarvi che un utilizzo di questo tipo del pensiero e della pratica di Lenin mi fa venire il vomito; soprattutto quando parte da un individuo (che ne rappresenta molti altri) che non crede in niente, che ogni giorno si diverte a vendere la pelle dei lavoratori e ad appoggiare missioni militari italiane in ogni parte del mondo – predicando beninteso la “non violenza” forse non sapendo che il  Mahatma esortava i vili a prendere  in mano i fucili quando l’oppressione e l’ingiustizia non fosse contrastabile con altri mezzi – e  che a suo tempo ha dichiarato che Hiroshima era stata giustificata, che l’annientamento di milioni di vite, alla fine di una guerra ormai già vinta, era risultato politicamente e militarmente necessario.

Il presidente continua:<<So bene, e ho persino orrore a pronunciare il termine: “verifica”>> E qui mi tocca aggiungere che anch’io  provo orrore ma per  motivi molto diversi. E dopo aver levato alti lai contro il governo riguardo ai salari e al lavoro precario, come se il PRC non fosse stato protagonista al pari degli altri alleati di ciò che è stato e ciò che non è stato fatto, quest’uomo che ha venduto la sua anima, il Perito Faustus, ritorna alla tattica piccola  piccola. Nei due poli <<si è affermata una larga condivisione su due punti essenziali. Primo: l’attuale sistema istituzionale ed elettorale è un fattore di riproduzione della crisi politica. Dalla Finanziaria al Welfare, tutto dimostra che il bicameralismo perfetto non funziona più. Secondo: la lunga transizione dalla Prima Repubblica è fallita>> a causa soprattutto di <<un duplice difetto: le maggioranze coatte (buone per vincere ma non per governare) e il trasformismo endemico.>> Urge un nuovo sistema elettorale:<<Il sistema proporzionale, con clausola di sbarramento e senza premio di maggioranza, è una soluzione ragionevole.>> Qui il commento mi pare quasi superfluo anche se possiamo domandarci se il Perito Faustus formidabile trasformista, al pari dei suoi sodali della “cosa rossa” (di vergogna), non sia invidioso di Mefistofele che sapeva tramutarsi in cane, in giullare e in molte altre cose e inoltre se non gli capiti di riflettere, ogni tanto, sul fatto che come quest’ultimo si prostrava davanti al suo padrone Lucifero, così a lui capita di inchinarsi di fronte all’idolo brutale denominato governabilità.   Ma anche Giannini ad un certo punto sente puzza di bruciato perché gli pare un po’ strano che <<in questo clima di sospetti>> Bertinotti <<benedica anche l’apertura del tavolo con Berlusconi>>.  “Magnifica” la risposta del presidente:<<Senta, qui bisognerà prima o poi che un certo centrosinistra decida se il Cavaliere è un protagonista della politica italiana, oppure no. Io, che al contrario di Blair considero quanto mai attuale il cleavage destra/sinistra, penso che lo sia.>> Per chi ha costruito per anni tutta la sua “linea politica” (si fa per dire)  fondandosi sull’antiberlusconismo si tratta proprio di una grande e geniale scoperta !  

Ma Prodi non deve essere preoccupato:<< Non ci sono due maggioranze diverse, una per il governo, una per la riforma, che si escludono l’una con l’altra.>> Però è anche vero che Faustus sente il bisogno di lanciare un piccolo monito, perché nel gioco in cui si sente un po’ ago della bilancia, tra Prodi e Veltroni, il primo (solo nel senso della sopravvivenza di questo governo, beninteso) potrebbe avere la peggio. Il perito acculturato non può così rinunciare alla sua citazione colta finale: <<Come vedo Prodi, mi chiede? Con tutto il rispetto, di lui mi viene da dire quello che Flaiano disse di Cardarelli: è il più grande poeta morente… Visse ancora alcuni anni . Ma gli ultimi furono terribili.>>

 

N.B. Non ho niente contro i Periti industriali, anch’io ho quel tipo di diploma e non mi sono mai laureato. La sola differenza è che Bertinotti è un perito elettrotecnico mentre io sono un perito elettronico ma non penso che questo sia significativo.

Però, e quasi me ne dimenticavo, Bertinotti è anche Presidente della Camera dei Deputati mentre io sono un impiegato comunale con qualifica media e tuta blu annessa.

 

Mauro Tozzato                                               05.12.2007