La morte di Borrelli, GLG

gianfranco

E’ morto anche Borrelli, capo di “mani pulite”. Come mio solito, mi dispiace sinceramente per la morte malgrado gli 89 anni che sono età ragguardevole. Nemmeno credo fosse un individuo ambiguo. Penso che abbia fatto quanto doveva fare, ma senza chiedersi come mai, ad un certo punto, fu consentito alla magistratura di fare ciò che prima non era mai avvenuto. E nemmeno si è chiesto come questo fosse stato possibile dopo il crollo del campo sedicente socialista e dell’URSS, il polo antagonista degli USA. Ormai non era più pericoloso mettere in crisi la “prima Repubblica” italiana e tentare l’avvento di un nuovo gruppo politico (postpiciisti e “sinistri” diccì, quelli che avevano fatto di tutto per non salvare Moro), molto più servile e appiattito sugli Usa.
Non tutti hanno completamente taciuto su alcuni aspetti controversi (ma senza chiarirli fino in fondo). Vediamo dal “Corriere”:

<<<Non nasconde le divergenze con l’ex capo della procura di Milano Tiziana Parenti che lo ha ricordato come «un ottimo magistrato nonostante i dissensi che ci possono essere stati». La Parenti uscì dal pool investigativo perché, a suo dire, le venne impedito di indagare sul Pci: «Me ne andai perché c’erano state delle gravi incomprensioni sulla necessità di approfondire le indagini e ci fu una scelta di chiudere il capitolo, fatta però più da D’Ambrosio che da Borrelli>>>.

E ancora: <<<Fuori dal coro Bobo Craxi, figlio dell’ex premier socialista Bettino, che coglie l’occasionie per ribadire il suo giudizio negativo sulla stagione di «Mani pulite»: «Guidò un sovvertimento istituzionale da parte di un corpo dello Stato nei confronti di un altro. Non è una mia opinione personale, i giuristi lo chiamano colpo di Stato». Gli fa eco la sorella Stefania che senza usare mezze misure ha definito «un’infausta stagione piena di punti oscuri» quella che vide tra i protagonisti Francesco Saverio Borrelli>>>.
Unico limite è che Bobo adesso appoggia di fatto gli eredi di quel colpo di Stato, quelli della grave “infezione” che sta gravemente minando il nostro paese. Certo che si trattò di una sorta di “colpo di Stato”; ma chiediti il perché e chi sono gli eredi diretti d’esso.

E non a caso ecco le dichiarazioni degli odierni “infetti”:
<<<Il segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti ha descritto Borrelli come «un grande magistrato e un uomo perbene. Lascia in eredità il suo esempio e il suo impegno sempre dalla parte della legalità». Le condoglianze del presidente della Camera Roberto Fico arrivano via Twitter: «Le mie condoglianze alla famiglia di Francesco Saverio Borrelli, capo del pool di Mani Pulite. Un magistrato integerrimo e un uomo delle istituzioni che ha scritto una parte importante della storia del nostro Paese».>>>.

Lasciamo tranquillo Borrelli e rispettiamo certo il suo trapasso, come quello di qualsiasi essere umano (mentre alcuni che piangono Borrelli si augurano spasmodicamente la morte dei loro nemici; mettiamo, per caso, Salvini). E noi ci auguriamo che un giorno, speriamo non “fra secoli”, coloro che hanno svenduto l’Italia, quelli avvantaggiati dalla manovra detta “mani pulite” (in realtà sporchissime, anche se a insaputa di molti di quei magistrati, che non credo sapessero di chi erano strumenti) saranno giudicati da autentici Tribunali italiani, che li dichiarino colpevoli di “alto tradimento” e comminino loro le dure pene richieste da tale infame comportamento.