PACCO, DOPPIOPACCO E CONTROPACCOTTO

Non siamo profeti di sventura ma conosciamo alla perfezione questa nostra era dell’acciaio inox e della gomma piuma per non identificare all’istante i materassai e i telepredicatori di pentole a pressione che la abitano, a partire dalla parole che dicono e dalla faccia che fanno quando si cimentano col marketing elettorale. Su De Magistris eravamo stati chiari, costui si sarebbe trovato subito in difficoltà e così abbiamo scritto, su questo stesso sito il 31 maggio, all’indomani della sua elezione a sindaco del capoluogo campano: “De Magistris non è legato al precedente regime bassoliniano che ha messo in ginocchio il comune con i suoi interessi di bottega e di guapperia. Vero, ma ai poteri leciti ed illeciti non dispiacerà avere come Primo cittadino un pasticcione che si troverà presto nei guai. Il magistrato ha fatto troppe promesse in campagna elettorale impossibili da mantenere ed inoltre si è liberato in un solo colpo della rete sistemica sulla quale si è retto il governo della città senza avere un’alternativa pronta. Verrà a mancargli presto il polso della situazione se non media con tali gangli, per cui delle due l'una. O ritorna ai compromessi di un tempo con la coda tra le gambe oppure sarà risommerso dal pattume respinto in campagna elettorale” (La breccia di Piasapia). La seconda che abbiamo previsto. Eccolo qui il magistrato dei bidoni giudiziari ricoperto di monnezza fino alla gola, togato-sindaco-netturbino tre volte nella polvere, tre volte sugli altari di una pessima cronaca. Luigi Napoleone voleva conquistare Napoli ma ora si trova ricoverato nella clinica dei pazzi perché sente le voci e soffre di manie di persecuzione. I poteri forti e le forze oscure lo cercano per fargli abbassare la cresta ed impedirgli di assumersi “responsabilità che altri in vent’anni non si erano mai assunti”. Accidenti, l’uomo della provvidenza finirà stoccato come le ecoballe che proferisce a discariche unificate dall’Arenella al Vomero. Qui c’è tutta la “differenziata” tra lui e chi non ha ancora mandato il cervello al macero. Ed, infatti, dopo aver vinto la campagna elettorale promettendo una svolta sulla raccolta differenziata che avrebbe risolto per sempre il problema dei rifiuti, la giunta di De Magistris sollecita i siti di trasferenza (cioè le discariche di altre province) dove poter portare la propria spazzatura almeno finché le criticità non saranno risolte. Ma se ora non interviene il governo la situazione rischia persino di precipitare generando un pericolo ambientale ed un allarme sanitario senza precedenti. Per il bene dei napoletani ci auguriamo che questi problemi rientrino presto insieme al loro Primo cittadino che sembra scappato da un manicomio. I partenopei pensavano fosse amore ed invece è un calesse di pattume. Proprio loro che hanno fama di astuti e smaliziati, si sono beccati prima il pacco da Bassolino e dalla Iervolino e poi il doppiopacco da De Magistris. Urge contropaccotto per ristabilire un minimo di parità, altrimenti prima una risata e poi la sporcizia li seppellirà.