SI RISVEGLIERANNO FORZE OSCURE

immigrazione

 

L’Italia, dopo essere stata spolpata economicamente, viene spappolata anche socialmente. I gruppi dirigenti che la guidano verso il baratro non hanno altre alternative alla disgregazione del tessuto connettivo nazionale per mantenersi al potere. Soltanto alimentando contrapposizionI tra settori e categorie (comprese quelle culturali ed etniche) possono sperare di continuare a mantenersi a galla, rimandando l’arrivo della tempesta perfetta la quale giungerà a spazzare via tutto e tutti. Ma per lorsignori si tratta comunque di sopravvivere più che si può, nonostante i disastri che si lasciano alle spalle, perché, come diceva Don Fabrizio nel Gattopardo, anche un palliativo che permette di allungare l’agonia equivale all’eternità per una simile tipologia di farabutti destinata inesorabilmente ad estinguersi. Purtroppo per noi, tale esercito di demolitori farà ancora molte macerie prima di essere sepolto dalla Storia. La sua ipocrisia è però ormai scoperta. Il suo buonismo d’accatto si rivela per la finzione immonda che è. Prendete il caso dell’immigrazione. Il Belpaese non può accogliere le orde di pezzenti che vengono spinte sul suo suolo. Il sistema non può reggere la pressione continua di uomini difficilmente assimilabili al resto della popolazione, in una fase di profonda crisi economica, eppure i solidaristi insistono che bisogna accogliere tutti, salvo ritrarsi se il profugo, madido di sudore e di disperazione, olezzante di vita vera, si materializza in carne ed ossa sulla loro spiaggia o sull’uscio di casa. E’ successo che la figlia di un sindaco donna del Pd si innamorasse di un richiedente asilo. La signora non l’ha mandata giù, come in Virginia il Sig. Brown che “era l’uomo più antirazzista ma quando sua figlia sposò un uomo di colore, lui disse bene ma non era di buon umore”. Il politico nostrano nemmeno ci ha provato ad accettare la situazione, mostrandosi meno coerente del soggetto della canzone di Gaber, ed ha perso istantaneamente il buon umore scagliandosi contro la discendente, definendola malata di mente. Il classico esempio di personcina a modo di sinistra che predica bene ma razzola male. A parte il fatto di “colore”, è proprio il caso di dirlo, il problema è piuttosto serio. Come scrive l’economista coreano Ha-Joon Chan i flussi migratori, se non regolamentati efficacemente, possono causare guai seri, mandando in cortocircuito l’intera società ospitante:

“I Paesi hanno il diritto di decidere quanti immigrati accettare e in quali settori del mercato del lavoro. Tutte le società hanno limitate capacità di assorbire gli stranieri, spesso portatori di background culturali molto diversi, e sarebbe sbagliato chiedere a un paese di andare oltre le proprie possibilità. Un afflusso d’immigrati troppo rapido non solo porterebbe a un improvviso aumento della concorrenza per i posti di lavoro, ma metterebbe sotto pressione anche le infra…strutture fisiche e sociali, come il mercato immobiliare e il sistema sanitario, e creerebbe tensioni con la popolazione locale. Altrettanto importante, anche se non facilmente quantificabile, è la questione dell’identità nazionale. È un mito – un mito necessario, ma comunque un mito – che le nazioni abbiano identità immutabili, che non possono, e non devono, essere cambiate. Tuttavia, se arrivano troppi immigrati contemporaneamente, la società che li riceve avrà problemi a creare una nuova identità nazionale, senza la quale è difficile mantenere la coesione sociale. Ciò significa che i tempi e l’intensità dell’immigrazione devono essere controllati. Ciò non vuol dire che le attuali politiche sull’immigrazione non possano essere migliorate. Anche se la capacità di una qualsiasi società di assorbire immigrati è limitata, non significa che la popolazione totale è costante. Le società possono scegliere di essere più o meno aperte agli immigrati, adottando politiche e atteggiamenti sociali differenti. Anche in termini di composizione dell’immigrazione, gran parte dei paesi ricchi accetta troppe persone «sbagliate» secondo i paesi in via di sviluppo: alcuni stati praticamente vendono i passaporti al miglior offerente, aumentando ulteriormente la scarsità di capitale del paese; i paesi ricchi inoltre contribuiscono alla «fuga di cervelli» dai paesi in via di sviluppo accettando più volentieri persone qualificate che, se fossero rimaste nei paesi d’origine, avrebbero contribuito al loro sviluppo più degli emigrati non qualificati”.

A queste tensioni etnico-culturali gli idioti che ci (s)governano aggiungono anche quelle ideologiche che hanno un medesimo scopo “divisivo”, come dicono certi giornalisti cialtroni, vedi uno degli ultimi provvedimenti del Parlamento contro l’apologia di fascismo in assenza di fascismo. Come afferma La Grassa, costoro stanno ponendo le basi perché si concretizzino fenomeni incontrollabili di intolleranza e violenza peggiori del passato. Siamo in un contesto di putrefazione morale e politica, in un clima mefitico dal quale potrebbero emergere, per reazione, forze devastanti che farebbero di tutta l’erba “un fascio”, anche qui è il caso di dirlo, per ripulire un ambiente corrotto e non più bonificabile. Forse, non se ne potrà fare a meno ma la dose di sofferenze ed ulteriori ingiustizie potrebbe essere elevatissima. Gli angeli della bontà stanno spalancando le porte del prossimo inferno.