UNA CONTRADDIZIONE PARALIZZANTE

gianfranco

http://www.ilgiornale.it/news/politica/basta-critiche-alleuropa-re-giorgio-bacchetta-matteo-1309979.html Non ci si deve fare ingannare. Non c’è differenza tra l’ex presdelarep e l’attuale mediocrissimo capo del governo di un’Italia sempre più miserevole e meschina. Renzi tenta con qualche finta sparata autonomista (non certo dai veri predominanti, gli Stati […]

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RIPROPOSIZIONE

Storiella per non dimenticare. di G. La Grassa

 

mi permetto di riproporre questa “storiella”, che non va dimenticata. Dopo quell’intervista a Squitieri che ho riportato pochi giorni fa, credo la si possa correggere almeno su un punto: il ruolo di Pci e “sinistra Dc” – i salvati da “mani pulite” per sostituire il personale del centro-sinistra al governo nella prima Repubblica, una volta dissoltosi il “socialismo reale” e l’Urss – fu probabilmente, nella vicenda Moro, un po’ più “incisivo” di quanto supposto. Naturalmente, si procede secondo il metodo indiziario alla Sherlock Holmes, che non sempre coglie l’essenziale come nei romanzi di Conan Doyle. Tuttavia, il centro-sinistra (e Craxi in specie, ma pure Andreotti) si concessero talvolta sprazzi di autonomia nei rispetti degli ordini impartiti dai dirigenti statunitensi. Pci (la sua corrente maggioritaria eurocomunista) e sinistra Dc (con qualche appendice socialista, che aveva tradito Craxi; almeno un nome dovrebbe venire subito in testa) garantivano un’obbedienza agli Usa molto più sicura e fedele. Solo la loro incapacità manifesta, il loro cialtronesco opporsi al primo Berlusconi, ecc. scontentarono i vertici americani.

Quando infine il “nano” al G8 di Deauville si piegò del tutto a Obama, cominciò il declino degli ex piciisti (ormai piddini) ed ex sinistri diccì che avevano assicurato la servitù fino allora. Venne Monti, poi Letta e infine Renzi. E forse la storia non è finita poiché, malgrado quest’ultimo stia cercando di creare un autentico regime, mostra pure lui larghi margini d’inettitudine. Può essere che si cerchi qualche altro servo più efficace. E “noi” siamo ancora in attesa di una vera forza di opposizione che ci sbarazzi di questo ciarpame senza affannosa ricerca di maggioranze elettorali del tutto vacue e temporanee; soprattutto con una popolazione lasciata all’oscuro delle porcherie combinate dai politicanti dell’ultimo quarto di secolo e cui si è sempre mentito su tutto. Tuttavia, sia chiaro, non va assolta questa popolazione dai suoi difetti di apparentemente furba, in realtà terribilmente ottusa, “arte di arrangiarsi”. Temo sarà una lunga attesa la “nostra”. Malgrado tutto, credo che, se nascerà in Europa un organismo politico capace di ribellarsi con estrema virulenza al servilismo filo-Usa, questo accadrà ancora in Germania.

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