UN “OCCIDENTE ATLANTICO” ORMAI DEBOLE DI CERVELLO, di GLG

gianfranco

La “poco signora” May ha dichiarato che i due eventi dell’“avvelenamento” della ex spia russa e dell’attacco chimico a Duma sono la continuazione l’uno dell’altro; e naturalmente attribuibili alla Russia. Mi sembra abbastanza stupida da non accorgersi che si dà la zappa sui piedi. Sappiamo già della ridicolaggine della versione fornita sull’avvelenamento ordinato da Putin in persona. L’altra stupidotta, la figlia della spia, pur essa avvelenata e in fin di vita come il padre, dopo non moltissimi giorni ha telefonato ad una sua parente che stava bene e così pure suo padre. In modo sempre più demenziale, la polizia ha fatto uscire una dichiarazione di questa imprudente – senza assolutamente farla udire direttamente – per sostenere che il padre era grave.

Torniamo alla dichiarazione dell’improvvida premier inglese. Se i due eventi, di cui detto, fossero una stessa manovra in due tempi compiuta da Putin, l’assurdità sarebbe palese. Un individuo viene ridotto in fin di vita da un veleno prodotto e posseduto solo dalla Russia (ormai una balla colossale, ma sorvoliamo). Questo gesto criminale sarebbe stato compiuto per preparare il successivo, il lancio di gas cloro in Siria che ha ammazzato tantagente compresi “poveri bambini innocenti” (per inciso: all’inizio si è parlato di 100 morti, poi di 70, infine 40; sono proprio andati in tilt). Che il tentativo di uccidere (senza riuscirci) in Inghilterra un ex agente segreto con il gas nervino novichok fosse gesto preparatorio al bombardamento con gas cloro in Siria, da parte dell’esercito del “criminale dittatore” di quel paese, è cosa che non sta proprio in piedi secondo nessuna sequenza logica, fosse anche di un malato psichico. Se invece immaginiamo che i due atti criminali siano stati compiuti dagli apparati della May, in pienacomplicità con le altre due “brave persone” che sappiamo, allora una certa logica c’è: far passare la Russia, che appoggia la Siria avendo conseguito indubbi successi negli ultimi anni, come guidata da un losco individuo pronto ad assassinare la povera ex spia (condannata a 30 anni di carcere, di cui 6 passati in Russia senza essere accoppata, per poi essere liberata e spedita in Inghilterra 8 anni fa), è indubbiamente una preparazione della popolazione “occidentale” (sperando che sia tutta di imbecilli) ad accettare l’aggressione alla Siria come giusta punizionedell’abitudine russa all’uso di agenti chimici.

Interessante pure la reazione degli Usa. Trump – se lo sono già scordato? – ha subito tuonato che la risposta sarebbe arrivata entro 24-48 ore e sarebbe stata ben punitiva. Invece sono passati dei giorni, l’attacco è stato tutto sommato moderato, sono stati avvertiti i russi (che ovviamente avranno avvisato pure i siriani), ecc. ecc. E’ ovvio che, come si dice, “il diavolo fa le pentole ma non i coperchi”. Almeno una buona parte dei militari del Pentagono (è stata messa fra l’altro in sordina e pressoché nascosta la dichiarazione di Mattis secondo cui non vi erano prove conclusive circa chi e come era stato compiuto l’attacco con il cloro) ha frenato, ben consapevole che ancora non sono maturi i tempi per uno scontro assai acuto e di ampie proporzioni. In ogni caso, ringraziamo la May che con la sua carenza di intelligenza ci ha chiarito il perché dell’affare demenziale relativo alla ex spia “avvelenata”. Ha ragione lei; quell’evento e quello siriano appartengono ad un’unica operazione. Solo che l’hanno organizzata in piena frenesia d’“avventurismo”. Sono comunque pericolosi; non è loro andata come volevano, hanno anche sollevato forti perplessità nelle loro popolazioni e in Europa. Oltre a tutto, Trump non ha sicuramente fatto il figurone che sperava per sfuggire all’“inseguimento” dell’establishment nemico.