L’ITALIA A PIZZINI

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Montezemolo: l’unico in grado di prendersi “du’ pizze” non dentro ma all’uscita da una pizzeria. Era andato a Napoli per mangiare ma la folla se lo è mangiato d’insulti. Cotto a puntino l’agnelletto del vapore.

Sallusti: arresti domiciliari in casa della compagna. Ma non era meglio San Vittore della San Tanchè? Autolesionista.

Fornero: nuova gaffe del Ministro. Ha detto che “i precari sono viziatelli abituati a cercare vie dorate”. E’ inutile combattere, nomina sunt consequentia rerum e lei ha un forno al posto di ogni cavità. Inavvicinabile quando ha il mal di pancia.

Pier Luigi Bersani: “meglio un passerotto in mano che un tacchino sul tetto”. Ghino di Tacchino, il politico gentiluomo . Autouccellamenti di fine d’anno.

Renzi: “Il problema è generale di tutta l’area del Medio Oriente. E al centro c’è l’Iran. Dobbiamo noi Europa per primi ascoltare il grido di dolore delle ragazze di Teheran”. Venditore di tappeti. Antipersiani.

Alfano: “Se torna Berlusconi le primarie sono inutili”. Segretario da primina. Elementare, Watson!

Casini: inutile infierire, se lo dice da solo

Berlusconi: “Sto pensando di tornare”. Voleva dire venire. Berluskingo, il segreto dei pol(itici)star.

Di Pietro: “contro di noi un complotto dei poteri forti”. Prima invece erano tutti amiCI(A) suoi.

Monti: “La sostenibilità futura del Servizio Sanitario Nazionale potrebbe non essere garantita”.  Come il suo posto al governo. Da Premier a Primario.

Cancellieri: a proposito delle manifestazioni di piazza, “Da mesi ci prepariamo a momenti difficili sapendo che la crisi sicuramente avrebbe portato ai giorni che stiamo affrontando”. Ovvero bastonano gli italiani e si preparano alla rissa. Chiudiamo i cancellieri dietro questo Governo di “ottimatti”.

Caso Spinelli: dietro ci sono gli 00tette.

Edward Luttwak: “Monti ha fallito”. Gli americani tolgono l’endorsement al loro uomo. Italia annozerozerosette.

Giorgio Gaber: far finta di essere sani. “Mi fa male che l’Italia, cioè noi, cioè io abbiamo due milioni di miliardi di debito. Questo lo sappiamo tutti. Lo sentiamo ripetere continuamente. Sta cambiando la nostra vita per questo debito che abbiamo. Ma con chi ce l’abbiamo? A chi li dobbiamo questi soldi? Questo non si sa. Questo non ce lo dicono. Perché se li dobbiamo a qualcuno che non conta… va bè, gli abbiamo tirato un pacco ed è finita lì. Ma se li dobbiamo a qualcuno che conta… due milioni di miliardi! Prepariamoci a pagare in natura.” Sempre attuale.