Il Conte “Zero” e la deriva autoritaria, di A. Terrenzio

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Una frase che e’ poco piu’ di un luogo comune recita:”La realta’ supera la fantasia”, e mai ci saremmo aspettati di viverla in questo periodo di epidemia Covid-19.

L’uomo solo al comando, l’autocrate vanitoso, il pavone dal capello impomatato e la pochette sempre a posto, si collega via FB o sulle reti televisive e tutta l’Italia pende dalle sue labbra con la speranza di ritornare alla liberta’. Il Conte Tacchia, sempre elegantissimo, parte come di consueto, col suo birignao istituzionale, apre la bocca e pronuncia frasi roboanti e tu che aspetti che dica qualcosa ed,invece, invece niente..

La fase 2 e’ praticamente una fase 1bis, restrizioni con l’autorizzazione a vedere i parenti o coniugi piu’ stretti, ma sempre autocercificati, pena manganellate sui denti o multe salatissime, che dire, il Cile di Pinochet a confronto era un’oasi di liberta’.

Aiuti alle famiglie ed alle imprese? Fino ad adesso gli effetti della “potenza di fuoco” di prestiti da andare a chiedere in banca, hanno prodotto misure di sostegno slittate di mese in mese. La mancia alle Partite IVA, erogate in maniera tardiva e nemmeno a tutti i potenziali beneficiari. L’Italia si avvicina al collasso economico, con un’eplosione sociale che rischiera’ di mandare milioni di persone in mezzo alla strada.

Nelle relazioni con l’UE Giuseppi dà il meglio di se’, e’ li’ che l’arte di paraculare un intero paese raggiunge i massimi livelli, dal “faremo da soli” di poco piu’ di un mese fa, al No Mes-Si eruobond, ha mandato in brodo di giuggiole i suoi fan accaniti, che proprio non resistono al fascino e all’eleganza dell’ “avvocato del popolo”. C’e’ da scommetterci che la maggioranza dei consensi, venga raccolta da chi ha lo stipendio garantito (ancora non e’ dato sapere fino a quando), che odia Salvini e la Meloni “a prescindere” ed pronto a bersi qualsiasi balla del Conte Tacchia.

Sara’ interessante vedere le reazioni quando questa fascia di salariati sostanzialmente non toccati dell’epidemia, vedra’ riceversi una bella patrimoniale sul loro unico appartamento o una cospicua riduzione dello stipendio.

E gia’ da Berlino c’e’ che chi spinge per questa soluzione. Su questo tema una prestigiosa rivista di management, Manager Magazine, con un articolo firmato da Daniel Stelter, rivela senza giri di parole l’”ideona” dei tedeschi: una patrimoniale monstre del 14% sulla ricchezza privata, che e’ pari a 9.900 miliardi (sommando conti correnti, risparmi ed immobili), potrebbe  ridurre il debito pubblico a 2.500 milardi di Euro e riportarlo intorno al 60%, al pari della virtuosa Germania, nei paramentri di Maastricht.

Questa manovra dai tratti criminali svela l’avidita’ dei teutonici di mettere sotto tosatura le ricchezze private degli italiani dipinti dalla loro stampa come un popolo di avvinazzati e di nullafacenti, quando non espressamente mafiosi. L’epidemia del Coronavirus e’ la tempesta perfetta per fare manbassa del Belpaese, ridurlo come la Grecia, unico reale obiettivo della Merkel e dei suoi accoliti della finanza di Francoforte.

E dato che le digrazie non vengono mai da sole, a gestire questa situazione delicatissima per il presente e l’avvenire del nostro Paese, il governo piu’ incapace e prono che la storia repubblicana ricordi, pronto ad assecondore ogni dettame dell’UE a trazione tedesca.

Dietro le farse e le smentite, il ricorso al MES con le sue condizionalita’, sembra ormai una questione di tempo ed anche le notizie su un declassmento di Fitch dei nostri titoli ad un gradino sopra il rating della spazzatura, sono pressioni sul nostro Governo per accelerarne l’adesione. Il MES, che dai media mainstream e le informative da Bruexelles, continuano a propagarci con condizionalita’ “light”, ma che come rivelato in queste ore da Repubblica, prevedera’ come si legge nel passaggio finale del trattato, “un monitoraggio e sorveglianza sui bilanci”, per paesi quali l’Italia ovviamente. Si scrive sorveglianza rafforzata e si legge Troika. Per essere ancora piu’ espliciti, una cura alla greca a base di consolidamento fiscale, tagli alle voci piu’ importanti di bilancio, riduzione di pensioni e di stipendi pubblici anche del 20%, patrimoniali e prelievi sui contocorrenti, per somma gioia dei Del Rio e delle Fornero.

Il quadro sembra davvero dei piu’ drammatici, con l’incertezza dei tempi futuri e le nostre vite appese al ritrovamento di un vaccino per porre fine a quest’epidemia. I virologi che si scornano tra di loro, prima dicevano che era una semplice influnza di stagione, poi no, e’ pandemia, e adesso non lo sanno piu’ manco loro. “Ce lo dicono gli esperti”, sentenzia Giuseppi, con la liberta’ somministrata a singhiozzo, caso mai dovessimo prenderci gusto..

Un conseguente massacro sociale ed economico, con una quasi certa moria di pmi che rimarranno schiacciate dal debito e dai mancati introiti nei prossimi mesi.

A gestire tale quadro, una classe politica estranea agli interessi nazionali , con un Premier vanesio ed inconsistente come pochi  (spietato e fulminante il ritratto disegnato dall’ottimo Marcello Veneziani nei suoi editoriali), il Conte Zero, il nulla che si fa politica, i 30 minuti di pavoneggiamento a reti unificate. Senza possibilita di contraddittorio e “fake news” a ruota libera contro i leader dell’opposizione. La Democrazia ridotta ad autocrazia, la Costituzione osannata dai nipotini della resistenza ridotta a carta da culo a colpi di Dpcm, il parlamanento opzionale. il 25 aprile a cantare “bella ciao” ai tempi della dittatura sanitaria. Solo adesso qualcuno sembra svegliarsi, con Cartabia e Cassese che parlano di gravi illeggittimita’, qualcuno di “curvatura autoritaria”. Epiteti mai sentiti manco ai tempi di Arcore.

Il tutto con il silenzio complice e colpevole del Quirinale che appoggia la deriva in atto per connivenza con i falchi franco-tedeschi.
Eppure le alternative non mancherebbero per tirarci fuori da questo pantano europeo. Da Washington arrivano importanti segnali che rinforzano le voci di un ItalExit, una “card” che se solo usata a titolo di minaccia sui tavoli di Bruexelles, potrebbe portare Germania ed Olanda a piu’ miti consigli.

La Francia e’ stretta in un “vorrei ma non posso”, essendo formalmente legata alla Germania con l’asse di Aquisgrana, ma in pratica nel “ClubMed”, con un debito pubblico che rischia di esplodere come quello italiano.

I margini di manovra potrebbero anche esserci, ma si resta estremamente scoraggiati dall’inettittudine del governo giallo-fucsia, incapace di gestire una situzione interna con le continue indecisioni e i ritardi, quanto totalmente incapace di qualche iniziativa di rilievo in termini di contrattazione con la Germania della Merkel, e che siamo orami sicuri, accettera’ il Mes e le sue condizionalita’.

Una volta appurata l’irriformabilita’ ed il fallimento di questa UE, l’unica soluzione per salvarci, sarebbe quella di tornare ad emettere biglietti di Stato e Bond emessi sul mercato interno, come proposto da Giulio Tremonti ed ormai anche dal  neo-presidente Bonomi di Confindustria, il Presidente della BEI e con l’appello di 101 economisti di vari atenei italiani su tale necessita’. La presa di consapevolezza che il “fare da soli” resta l’unica soluzione non e’ raccolta dalle cariche piu’ alte di questo Governo, incapaci di prevedere che da qui al prossimo futuro, potrebbero imporsi da sole. L’UE in queste condizioni e’ gia’ morta, cio’ che va fatto e’ solo sgancarsi da essa prima che ci metta un cappio al collo.