ALLOCCHI DI DESTRA

Niente da fare, far ragionare quelli di destra è tempo sprecato come quello impiegato a spiegare la grammatica italiana ad un cavallo berbero. Va bene che per vincere alle elezioni si può ricorrere a qualche colpo basso, ma con un pizzico d’intelligenza si dovrebbe almeno essere in grado di non inciampare su quei temi che rappresentano da sempre il cavallo di battaglia del proprio capo. Giuliano Pisapia, candidato a sindaco di Milano per il centro-sinistra, è stato assolto dall’accusa di aver rubato un’auto con il concorso di pericolosi terroristi di Prima Linea, punto. Si è fatto la galera senza meritarlo, pagando con la limitazione della propria libertà un reato che non aveva mai commesso. Costui dovrebbe essere un eroe per i berlusconiani i quali da secoli ci ripetono che la casta dei togati è un corpo dello Stato impazzito con la bava giustizialista alla bocca, le manette facili e le grate sugli occhi. Tentare adesso di rimediare alla figura da cani con lo spostamento dell’asse di certe accuse infondate, dal furto alle cattive amicizie, è un escamotage puerile oltreché una maniera grossolana per non ammettere l’errore commesso. La pezza è insomma peggio del buco. Se poi lo sport deve essere quello di sotterrare tutti coloro che si accompagnano con qualche perdigiorno o che frequentano giri poco edificanti e comitive troppo baldanzose, non basterebbe un intero cimitero per contenere B. e il suo entourage di procuratori di gnocche e procacciatori di affari. Tra sbadati e sbandati sarebbe una inumazione di massa. Addirittura insopportabile è poi leggere sulla stampa vicina al Premier che “gli uomini possono cambiare la pelle, non la te­sta e neppure il cuore”. Tanto sostiene Sallusti nel suo editoriale di oggi su il Giornale per supportare le sciocchezze fuori tempo politico e storico della Moratti. Bravo l’allocco! Perché allora non va a portare questa riflessione ai suoi colleghi Giuliano Ferrara (ex Pci che ospita graditamente sulle colonne del suo quotidiano), Mughini e Liguori (anche loro con un passato da extraparlamentari di sinistra e molte brutte compagnie)? Che c’entra dirà l’esimio direttore, costoro non pretendono di farsi eleggere a cariche politiche. Vero, allora si rivolga direttamente a Bondi (ex comunista pure lui e dunque "bazzicatore" di stalinisti ma oggi nei vertici del PDL ) e così chiudiamo qui questa stupida questione.