ANDIAMO PER GRADI, di GLG

gianfranco

A febbraio muore il marito della “sorella Benetton”. A luglio muore il fratello Carlo. Mi sembra ci fossero già tutti gli estremi per rinviare la festa annuale organizzata a Cortina con grande sfarzo da questa “illustre” famiglia il 15 agosto di ogni anno. Invece, nulla di nulla. Il 14 agosto accade una delle maggiori tragedie da cui è stato colpito il nostro paese; e non si tratta di terremoto, di valanga, di vasto incendio o altra calamità naturale. Tutto dipende – e viene detto subito, anche dal magistrato che dà inizio all’inchiesta – non da fatalità, ma da incuria di chi aveva avuto la concessione sul fronte autostrade con enormi proventi (e troppo poca spesa per manutenzione). E ormai si sa che c’erano sempre più frequenti perplessità e avvertimenti circa lo stato del ponte. Ciononostante, la festa viene mantenuta; e nemmeno, a quanto mi par di capire, la famiglia Benetton si astiene dall’andarci. Francamente, capisco sempre meno in che mondo mi è capitato di vivere gli ultimi anni della mia vita.

E debbo vedere gli schifosi piddini e anche i forzaitalioti (orrendo è anche il semplice vederli dilagare tutti tronfi in questa schifosa TV, tutta in mano loro) che invitano a non troppo “perseguitare” degli imprenditori così “avanzati” come questi qui. E debbo leggere che ancora non si riescono a desecretare quegli accordi “nascosti” fatti dai verminosi precedenti governi, dopo che sappiamo bene chi ha svenduto le Autostrade come pure la maggior parte delle aziende IRI e pubbliche in genere. L’unica nota che mi solleva un po’ lo spirito è la dignità di più di metà delle famiglie che hanno rifiutato i funerali di Stato. Ringrazio questi perché mi ridanno la sensazione che ci siano ancora in circolazione “esseri umani”. Tuttavia, questi hanno bisogno finalmente di una vera rappresentanza politica. E quella vera non può non spazzare via questa infame “Repubblica” in mano a profittatori della specie peggiore.

Basta manovrine elettorali; violenza e ancora violenza. Non forsennata, non alla va là che vai bene. No, molto ben calcolata e indirizzata; cioè tesa allo svuotamento dell’intera pattumiera rappresentata dai vertici (non solo nazionali, ma in ogni comune d’Italia) dei piddioti e dei berluscones. Via questa gentaglia, a calci in culo e, se non se ne va, anche mediante misure più decisive. Invece, notiamo sempre esitazioni, accuse veementi ma solo a parole, mai un’azione significativa e annientante. Nemmeno li si manda fuori dai piedi nel settore dell’informazione. E’ ora di finirla. Alla Rai via tutte le attuali dirigenze e anche il 90% dei giornalisti. Mediaset (e, se non la smette con vergogne quali “in onda”, anche la 7) espropriate e con cacciata di tutti gli attuali giornalisti. I quotidiani tipo Corriere, Repubblica, Il Messaggero, Il Giornale, ecc. (e i settimanali  e mensili dello stesso genere) chiusi d’ufficio finché non licenziano gli attuali manutengoli della “sinistra” e del “nano”.

Alla fine, tutto questo avverrà. Purtroppo, passeranno ancora degli anni. Credo che il percorso sia segnato, ma ci sono troppi farabutti e veri criminali; e troppi paurosi che piegano ancora la schiena, cercando compromessi per sistemarsi. Quindi, il sottoscritto non può nutrire alcuna speranza di vedere la “resurrezione”. Però insisto: i giovani dove sono? Se continuano a traccheggiare per le loro misere carriere, non otterranno risultati. Ormai stiamo correndo verso il burrone. Fate presto, cari, e soprattutto buttateci dentro quelli che ho appena sopra nominato. Altrimenti, arriverà il giorno in cui vi butteranno dentro tutti, compresi voi che ancora cincischiate.

Amen