COSE CHE SUCCEDONO SOLO IN ITALIA (di Roberto Buffagni)

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Il Consiglio Supremo di Difesa, presieduto da Napolitano in qualità di comandante le FFAA, a proposito della vicenda della commessa per gli F35, ha dichiarato che il Parlamento “non ha diritto di veto” sulle sue decisioni. Secondo tutti i costituzionalisti del mondo, il Parlamento ce l’ha eccome. Neanche i militari egiziani che hanno appena fatto un colpo di stato l’hanno sparata così grossa.
Nella repubblica italiana, il Parlamento, che riunisce i rappresentanti del popolo, è (o almeno sarebbe in teoria) sovrano. Se il Parlamento non ha diritto di rovesciare le decisioni del Consiglio Supremo di Difesa, il livello decisionale massimo, cioè il sovrano, è il Consiglio Supremo di Difesa.
A casa mia, questo si chiama colpo di Stato; a Villa Savoia, a quanto pare, no.

Quest’ultimo gesto eversivo non provoca fermissime reazioni delle Camere solo perché, evidentemente, i rappresentanti del popolo sovrano neanche si rammentano più di esserlo.
Oddio: hanno ottime ragioni, i componenti il Consiglio Supremo della Difesa, i quali ci tengono alla pelle come tutti noi.
In effetti, toccare gli F35 equivale più o meno a toccare i fili dell’alta tensione: può anche andar bene, ma è più probabile che vada molto male. Non so se ricordate Pym Fortuyn, il politico populista olandese che nel 2002 veniva dato come certo vincitore delle elezioni.
Bene. Nel 1998, in una riunione riservata, un gruppo di alti ufficiali e di industriali del settore sicurezza olandesi, senza mandato politico, si erano accordati con la Lockheed Martin e con i colleghi USA, garantendo che l’aviazione olandese avrebbe scelto il JSF35.
Nel marzo 2002, il governo olandese firma il contratto per la commessa, che andava però ratificata dal parlamento. Il 15 maggio seguente si sarebbero tenute le elezioni politiche.
Nella campagna elettorale , Fortuyn, dato per sicuro vincitore dai sondaggi, dichiarò che in caso di sua vittoria, il governo olandese non avrebbe firmato la commessa, per gli stessi motivi che anche oggi, a pezzi e bocconi, emergono sulla stampa italiana: lo F35 è un aereo malriuscito, enormemente costoso, che non c’entra niente con i compiti delle FFAA olandesi o italiane (è un cacciabombardiere stealth pensato per l’attacco preventivo contro Stati equipaggiati di sistemi antiaerei moderni, e può trasportare anche armamento nucleare: insomma, serve per una guerra con la Russia, non per le “missioni di pace” NATO) . Soprattutto, i sistemi di controllo a terra restano sotto l’esclusivo controllo USA: se il governo acquirente li utilizza contro la volontà del venditore, esso schiaccia un bottone e l’aereo non parte.
Nel maggio 2002, Fortuyn incontrò una delegazione guidata dall’ambasciatore USA Clifford Sorrel, della quale facevano parte alti ufficiali olandesi, e rifiutò di garantire la ratifica parlamentare della commessa F35.
Il giorno dopo fu assassinato. Coincidenza? Mah.
Forse è una coincidenza anche il fatto che a sostituire Fortuyn a capo del suo partito fu, l’indomani della sua morte, Mat Herben, per 22 anni funzionario del Ministero della Difesa olandese. Il primo atto del nuovo parlamento fu il voto favorevole alla commessa F35. Tutti i parlamentari del partito di Fortuyn votarono a favore, rovesciando la posizione ufficiale del partito e del defunto fondatore.
Dopo il voto, Herben diede le dimissioni dal partito, e chi s’è visto s’è visto. La sua carriera politica finisce così.
(Qui le informazioni di base: http://www.guardian.co.uk/world/2002/jun/28/thefarright.politics/print)
Insomma, coincidenze sfortunate. Giorgio Napolitano e Gianni De Gennaro, futuro presidente di Finmeccanica, che essendo napoletani alla jella ci credono, hanno pensato bene di premunirsi con uno scongiuro, non si sa mai.