Harakiri europeo

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L’harakiri europeo è ormai un fatto incontrovertibile. I responsabili di questa ecatombe politica, economica e sociale dovrebbero essere portati con la forza lontano dai centri decisionali e rinchiusi in luoghi impossibili da lasciare sulle proprie gambe, a subire le peggiori torture cinesi e a non nuocere più al prossimo. Invece di farsi da parte dopo i disastri, peraltro annunciati, di cui sono stati causa, costoro fanno brillanti proposte per peggiorare la situazione. Però la soluzione ai nostri mali c’è ma non può essere ovviamente praticata da chi ci ha portato al fallimento totale. Se l’Ue non è in grado di fare gli interessi dei suoi membri, ogni Paese ha diritto di mettersi in proprio per provare a invertire la rotta dell’inesorabile decadenza. Siamo già in ritardo ma qualcosa si può ancora fare.
Prima che l’Italia coli a picco, insieme ai suoi cittadini, alle sue forze produttive, alle sue ultime ricchezze occorre agire nella maniera più semplice e diretta possibile. Altro che tetto ai prezzi del gas o accelerazione della transizione ecologica. Sono tutte bufale che costano un occhio della testa avendoci già rimesso l’altro. Peraltro, questi signori sono gli stessi che hanno accusato gli italiani di aver sperperato o di non esser morti prima della pensione per risanare le casse di Stato. Bisogna immediatamente smettere di inviare armi ai fantocci del governo ucraino, ricucire con la Russia e fare presente ai nostri sedicenti alleati, in verità padroni e predoni della nazione, aiutati dai troppi collaborazionisti autoctoni, che i tempi sono cambiati. Non siamo più sotto ricatto della democrazia liberale che non è né libera né democratica, è unicamente disonore per chi la subisce e pretesto per chi se ne approfitta. Non abbiamo bisogno dell’America, conteremo sulle nostre forze perché non vogliamo fare la fine degli ucraini che stanno morendo conto terzi. Non ci fanno più impressione i cosiddetti competenti che sono dei buoni a nulla, lautamente ricompensati da chi del tradimento ha fatto un mestiere di Stato. L’Agenda Draghi è una leggenda, costui ha rovinato l’Italia e dovrebbe essere processato direttamente dal popolo, ben rappresentato da gente priva di pietà verso i sicofanti.
Questo sarebbe un ottimo programma per ridare la speranza alla Penisola. Tutto il resto sono chiacchiere e menzogne. Non mendichiamo ma vendichiamoci di chi dell’Italia ha fatto strame. Se non ora, adesso