Le dighe etiopiche sul Nilo, di P. Rosso

Nel flusso del Tempo
Riproponiamo una nostra analisi del 2013 sul contenzioso fra Etiopia e Egitto ritornato caldo ed alla ribalta in questi giorni.
L’analisi allarga lo sguardo dalla questione del regime delle acque del Nilo a quella dello sviluppo di terre fertili – e quindi irrigue – eventualmente da offrire in concessione a terzi siano essi Stati o imprese multinazionali.
Mentre è ancora attuale il riferimento al possibile interessamento degli USA sulla questione per regolare i conflitti in Nord Africa e nel Medio Oriente, manca nell’analisi un attore fondamentale che si è presentato sulla scena internazionale, anche africana, con ambizioni geopolitiche: la Cina. La produzione di derrate alimentari anche da importare dall’estero, rappresenta sempre più un interesse strategico della Cina nella misura in cui la progressiva inurbazione dei suoi abitanti apre nuove possibilità di sviluppo di un mercato interno di beni industriali nazionali a scapito dell’autosufficienza alimentare tipica della fase maoista dello sviluppo cinese nel secolo scorso. A ciò si somma la recente acquisizione di una base militare a Gibuti, nel Corno d’Africa posizione strategica per il traffico commerciale est-ovest. Tanto basta per aggiungere la Cina nell’equazione che regola la vicenda della diga GERD”