Migranti e spread di Yena Prinskin

43f08805db943b3147e9589c26d29ea5
L’afflusso incontrollato di migranti che assediano Lampedusa si è unito alle rivelazioni sul ruolo della Germania nel finanziamento di navi OMG per scaricarli su territorio italiano. È una storia che va avanti dagli speronamenti delle vedette italiane ad opera di Karola Rakete, l’attivista umanitaria con padre commerciante di armi: un iter familiare banale quasi quanto quello di Laura Boldrini o di Elly Shlein. Fatto sta che dopo i volenterosi tentativi della Meloni di stringere accordi transfrontalieri con in paesi del Nord Africa ( Piano Mattei) e nello specifico il Memorandum di Tunisi, la farsa dell’Europa si è rivelata ancora una volta un gioco a rimpiattino miserabile quanto scontato. Sono 15 anni che che ci prendono per il culo sulla soluzione comune e la redistribuzione dei migranti, non li vuole nessuno, la Gendarmerie francese ha blindato i suoi confini e ce li rispedisce indietro senza troppi complimenti. Dietro le promesse della Mogherini 2.0, la Metsola, altro soprammobile femminile del potere, c’è ormai da mettersi l’animo in pace. Il problema migratorio resta il nostro e quei fantocci della Van Der Leyen e di Borrel non sono stati capaci di sbloccare nemmeno quei pochi spiccioli da destinare a Tunisi, perché ci dicono, non si tratta coi dittatori, però Kiev val bene una messa e vai di armi fino all’ultimo ucraino.
Il Fantasma del Mes
Sono oltre dieci anni che ci provavo e con il primo governo di destra tornano all’attacco. La strategia è ormai usurata: mettere sotto pressione l’esecutivo di turno, coi migranti e con Navi Ong pagate da Berlino per scaricarceli a più non posso da un lato, e le pressioni con la ratifica del MES per salvare la Deutsche Bank e la recessione tedesca coi soldi degli Italiani. Una strategia delinquenziale con la prescia dei tedeschi nel chiudere definitivamente la pratica e assaltare la diligenza e ciò che rimane dell’alta industria italiano e del “made in Italy”. La Meloni si barcamena come può, in un anno è stata più all’estero che in patria, Da Biden al G20 in India, cercando di ridare una proiezione multipolare alla Penisola sfruttando il ritorno centrale delle rotte del Mediterraneo. Un piano ambizioso che però si scontra con l’asse Berlino-Parigi che vede come fumo negli un ritorno del primato italiano. A fargli coro come sempre, la stampa asservita e codina, ed un opposizione da vomito che che briga per un ritorno di un tecnico a completare il lavoro di spolpamento totale del popolo italiano.
L’Europa non esiste, facciamocene una ragione. Buona solo come appendice della Casa Bianca e promotrice di interventi volti a renderla ancora più liberticida di ciò che è. Per le prossime elezioni 2024 non si intravede la possibilità di rovesciare la maggioranza Ursula dei Social-Democratici, da qui il lavoro di collaborazione esterna della Meloni con interlocutori che non esistono. Una situazione difficile, con quei servi della stampa mainstream a remare contro, con lo spettro dello spread e dell’ennesimo appello al Governo Tecnico. La BCE guidata da una virago di rara incompetenza continua ad alzare i tassi e a far schizzare il nostro debito.
Cercare soluzioni in tale quadro diventa quasi impossibile, provare con l’appoggio americano, ma possono poco contro la Finanza Ue alla quale siamo legati mani e piedi. Anche l’istituzione di un fondo sovrano per salvarci dal baratro non è una garanzia. L’Europa è un congiunto di interessi che stentano a trovare una sintesi dal Baltico al Mediterraneo e l’Italia dovrà per forza bilanciere la sua azione facendo perso su attori multipolari. Francia e Germania sono nemici dichiarati e quando devono attaccarci mettono da parte ogni divergenza. Dovremo resistere ma non si sa fino a quando.