POTERI FORTI E GOVERNANTI PSICOLABILI

Nel suo discorso di sette mesi fa al Senato, catechizzando i parlamentari per prendere i voti necessari alla formazione del suo Governo, Mario Monti (per l’occasione ribattezzato Montini) negò categoricamente di essere espressione di alcun sistema ultraterreno delle multinazionali e dei poteri forti infernali. All’epoca, il bocconiano ironizzò anche molto su certi demoni complottisti e sulle loro farneticazioni “spectrali” che lo mettevano al centro di una sorta di massoneria globalista finanziaria intenzionata a sottomettere l’Italia agli dei oscuri del mercato e del denaro. E’ certo che una menzogna ripetuta cento volte diventa una verità ma ugualmente un fatto acclarato, gonfiato di paradossi e di accentuazioni, può facilmente sembrare una frottola. Monti è stato al servizio di organismi internazionali politici e bancari tutt’altro che innocenti (da G&S alla Trilaterale al Bilderberg) ma è riuscito a neutralizzare le critiche contro queste sue collaborazioni, che per qualcuno costituivano un conflitto d’interesse di immani proporzioni, semplicemente buttandola sul sarcasmo e sulla sbeffeggiatura. Ha sempre smentito sapendo di mentire. Poi ha continuato a pontificare invocando il senso di responsabilità statale e la “deontologia professorale” che gli imponevano di riformare e sacrificare dalle macerie di un altare patrimoniale. Ha abbondato con gli anestetici comunitari, prima del grande taglio fiscale, da far trangugiare al popolo in posizione fetale, complici partiti storditi e istituzionalizzati (in senso psichiatrico) nonché terrorizzati dai fantasmi dello spread e dagli indici puntati delle borse. Di sé Monti giunse a sostenere gesuiticamente di esser stato “un umile commissario europeo a Bruxelles”, un frate trappista della UE, senza trasformarsi mai però in “devoto e disciplinato servitore di qualsiasi multinazionale”.  Non ci abbiamo mai creduto alle balle dei cattedratici perché i matti non siamo noi ma coloro che soggiornano in quella istituzione totale e totalmente autoreferenziale chiamata Parlamento che si è lasciato commissariare pensando di poterne approfittare in un secondo momento. Questa situazione non poteva durare benché la posologia del farmaco salvaitalia degli alchimisti illuminati escludeva, almeno a loro dire, qualsiasi controindicazione sul nostro tenore di vita e sulla sovranità nazionale, essendo le loro modeste storie personali specchiate e tutt’altro che legate a trame oscure internazionali. Si pretendeva di fare il bene dell’Italia mettendo una taglia su ogni cittadino, considerato un evasore ed uno sperperatore che per troppo tempo aveva vissuto al di sopra delle sue possibilità. Oggi l’architetto celestiale è attaccato dal Corsera, quotidiano dei poteri del vecchio vapore, e si lamenta perchè il suo governo ha “perso in questi ultimi tempi l’appoggio che gli osservatori ci attribuivano, spesso colpevolizzandoci, dei cosiddetti poteri forti perché non incontriamo favori in un grande quotidiano rappresentante e voce di potere forte e in Confindustria”. Capita questo quando si stringono patti col diavolo. Siamo perlopiù di fronte ad un caso conclamato di schizofrenia, Mario e Monti non sono la stessa persona, oppure la presa per i fondelli orchestrata dai partiti lacerati e dai finanzieri e dagli industriali indebitati sta giungendo a termine, forse per concretizzare un altro disegno ancor più devastante con gli stessi protagonisti di prima, i quali nel frattempo hanno cercato di ripulirsi senza esserci riusciti. Così allo sbando il Paese si avvicinerà ancora di più al caos che è il sistema di sgoverno dei profeti del tradimento e dei colonialisti dell’apocalisse.