Scemenze di guerra

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Scemenze di guerra

“Capitano inglese cattura in Libia cinque mila Italiani con una pattuglia di cinquanta uomini armati di cannoni di legno e di bombe di cartone (Daily Herald del 16 giugno 1942). Colonnello italiano prigioniero dà via le sue decorazioni per due pacchetti di Navy Cut
(Daily Mail del 5 luglio 1942). Tre prigionieri inglesi, trasportati in Italia da un aereo italiano, lo catturano
e lo conducono a Malta (Times del 13 agosto 1942)”.

Ovviamente si tratta di notizie false veramente pubblicate dalla propaganda alleata dei tempi. Questo dimostra che le lezioni della Storia sono quelle dimenticate prima delle altre nonostante si dica essa sia magistra vitae. Forse la storia è davvero maestra ma i suoi scolari continuano a essere asini creduloni o imbroglioni patentati. Il risultato non cambia. Apprendo, per fare un esempio recente, che ieri sarebbe iniziata la controffensiva Ucraina. L’esercito di Kiev avrebbe conquistato 3*2,6 chilometri di territorio sottraendolo ai russi. Testuale e numerico. Sarebbero 7,8 kmq. Immagino i soldati ucraini intenti alla precisa misurazione dell’area occupata tra rovine e cadaveri. Degli autentici geometri di guerra. Mi chiedo come possano i vari mezzi di comunicazione riportare simili notizie ma smetto di sorprendermi o indignarmi quando leggo dei soldati inglesi che con i cannoni di legno catturavano migliaia di militari italiani. O erano di cartapesta anche questi o l’Italia, ai tempi, era abitata da cretini che non potevano comunque esserlo più di oggi. Mi sovviene anche la notizia pubblicata qualche mese fa dai nostri giornali sui russi a corto di armamenti che combattono con le pale. In ogni caso starebbero per consegnarsi al nemico, la stampa ne è certa, è questione di ore o di secoli.
Purtroppo, il macellaio russo non potrà assistere alla sua sconfitta essendo già morto un paio di volte a causa di uno o più mali incurabili. Dovremo accontentarci dei suoi sosia che sono gli stessi di Saddam Hussein dopo essersi rifatti i connotati in un laboratorio segreto cinese. Questo è almeno ciò che raccontano i leader occidentali reduci dalla blefaroplastica e dal lifting per ragioni elettorali. La democrazia ti fa bella, la dittatura genera mostri.
Naturalmente i nostri sedicenti intellettuali, di cui non resterà nulla, perché nulla sanno elaborare, nemmeno la propaganda alla quale sono chiamati dai loro finanziatori stranieri, si limitano a riciclare frusti ritornelli d’antan: “la resistenza ucraina contro l’invasore russo evoca semmai Putin nel ruolo che fu di Hitler”. Questo è Parsi su Il Foglio il quale finge di dimenticare che la cosa è già stata detta in altre occasioni, da Milosevic in qua.
Possiamo stare sicuri, sarà l’ignoranza ad ucciderci prima della guerra.