ANCORA TRUCCHI E COSMESI a cura di GLG

Per quanto alcune notizie siano già note (ma non troppo pubblicizzate) – tipo quelle riguardanti la Cina e i buoni del Tesoro americani – mi sembra utile riportare per i lettori del blog anche questo articolo di Foa apparso sul suo blog presso Il Giornale. Come ben si constata, continuano i trucchi e francamente ciò lascia molto perplessi. Tuttavia, mi rifiuto di fare l’indovino; riporto solo le notizie in controcorrente rispetto all’ottimismo imperante (oggi anche del FMI che, una settimana fa al massimo, era pessimista). Comunque, mancano pochi mesi all’ora della verità.

 

<<La Casa Bianca e la Fed truccano i conti?

Navigando su Internet ho trovato alcune notizie assai interessanti. Il suicidio del top manager Kellermann ha fatto emergere un retroscena sconcertante sul modo in cui l’Amministrazione Obama gestisce gli interventi di risanamento. Il mese scorso ha tentato ripetutamente (ed energicamente) di convincere il management di Freddie Mac di nascondere il costo reale del programma varato per arginare la confisca degli immobili dei mutuatari insolventi. E che costo: 30 miliardi di dollari a carico della società. Il management (Kellermann incluso) si è opposto strenuamente e  i rappresentanti del Tesoro hanno dovuto rinunciare. Alla fine la cifra è uscita, ma è stata subito relativizzata dalle rassicurazioni del presidente Barack Obama e del ministro del Tesoro Timothy Geithner.

Ieri sera il numero uno di Bank of America, Kennet Lewis, ha rivelato che lo scorso settembre il presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke, e l’allora ministro del Tesoro Paulson fecero forti pressioni affinchè lo stesso Lewis non rivelasse le gravi difficoltà finanziarie di Merril Lynch, scoperte nell’ambito delle trattative per la fusione tra i due istituti.

E se si considera che il governo ha autorizzato le banche a cambiare le regole contabili – e dunque ad annacquare le perdite sui debiti tossici – il quadro non è affatto rassicurante. Nessuno parla più del debito complessivo americano (pari al 35o% del Pil); pochi rilevano che la Cina da tre mesi sta riducendo l’acquisto di Buoni del tesoro americani o che il gettito fiscale sarà inferiore alle attese con inevitabili ripercussioni sul deficit pubblico.

L’impressione è che le autorità Usa stiano tentando di mascherare i problemi o addirittura di indurre l’opinione pubblica a ignorarli. Ma basta truccare le carte per spingere il mondo fuori dalla crisi? Io dico di no: l’ipnosi aiuta ma non risolve…>>

Marcello Foa