CHE PUZZA QUESTA SINISTRA! di G. La Grassa

Questa sinistra non finisce di sorprendere; per quanto uno ne pensi malissimo, essa supera sempre il peggio che si possa immaginare. Io sono un astensionista da tempo immemorabile, e le elezioni sono per me un gioco cui assistere tra il divertito e il nauseato. Tutti questi però si dichiarano invece convinti (sia pure per finzione e per interesse da malandrini) che la più alta espressione di democrazia sia il giudizio degli elettori, blanditi e “disturbati” solo quando “quattro farabutti” debbono farsi nominare deputati o senatori (e prendersi uno stipendio dieci-venti volte maggiore di quello degli esseri “normali”). Adesso però la sinistra ha combinato tante di quelle porcherie, in meno di due anni di governo, che sa benissimo di prendere una “suonata” storica se va alle urne finché la corta memoria del popolo ricorda. Quindi tenta di rinviare la resa dei conti con una serie di imbrogli che solo i coglioni di sinistra possono non capire, mentre i mascalzoni che essi sempre votano – autentici professionisti politicanti, e dunque “fancazzisti” e parassiti emeriti – stanno preparando trabocchetti a non finire.

La situazione è particolarmente grave. L’Eurispes ha certificato con le sue statistiche un malessere popolare che non esisteva più da decenni. Bankitalia afferma che i salari sono fermi dal 2000; in realtà, nel 2002 è entrato in vigore l’euro che, malgrado tutte le menzogne raccontate sul tasso di inflazione (sempre intorno al 2%), ha dimezzato (e più) il valore dell’unità monetaria. Di conseguenza, tenuto conto dell’effettivo aumento del costo della vita, i salari reali sono diminuiti di un bel po’. Il lavoro autonomo ha avuto un innalzamento del reddito del 13% (sempre dal 2000), un nulla rispetto all’inflazione reale; per di più è stato pestato da un “epocale” incremento della pressione fiscale, che non si è certo abbattuto sugli evasori, ma sulla parte dichiarata di reddito. Le stime di crescita di tutti i paesi (compresa la Cina) sono in netto ribasso: l’Europa e a 1,8 e l’Italia al 0,9-0,8%. Si può essere in pratica sicuri che nemmeno queste stime saranno quelle vere, saranno abbassate ancora, e non ci sarà alcuna ripresa nella seconda metà dell’anno come ci si ostina a (voler far) credere.

In una situazione così pesante, quelli che si dicono strenui sostenitori della democrazia elettoralistica, e di un governo in carica al fine di prendere le misure necessarie ad affrontare l’emergenza, ci rompono i c….con la governabilità e con la legge elettorale da rifare per poterla realizzare. Vedrete all’opera gli indecenti politologi sui vari giornali della finanza e industria parassitarie, schierate con la sinistra per continuare a divorare il paese. Si fa finta di ignorare che, con la legge in vigore, la sinistra ha avuto piena stabilità alla Camera con appena 24.000 voti in più, e ha avuto continui problemi al Senato dove era stata battuta per 250.000 voti. Se si va ad elezioni subito, i suoi avversari prendono una maggioranza talmente schiacciante che non ci sarebbero problemi di governabilità in nessuna delle due Camere. L’unico problema è che i sinistri dovrebbero rassegnarsi – per “i superiori interessi del paese” di cui si stanno sciacquando la bocca – a perdere ogni potere nell’apparato amministrativo dello Stato, in merito alle nomine negli enti importanti che intendono invece occupare a ogni costo, e totalmente, in nome dell’americano spoil system (da essi esaltato negli ultimi due anni per giustificare l’indegna usurpazione di ogni carica); dovrebbero rassegnarsi a perdere il pieno controllo della Rai, rinunciare a mettere in difficoltà Mediaset; e via dicendo.

Allora che cosa stanno congegnando? Il Presidente della Repubblica (uno dei loro, non credo che questa sia una offesa all’Alta istituzione; è solo un fatto, a meno che non ricordi male la sua appartenenza fino all’elezione a detta carica) nomina un personaggio detto istituzionale (che sia Marini o Amato, sempre di quella parte è). Questo costituirà un governo per fare le riforme (mentre ci sono decisioni vitali per la nostra sopravvivenza in quanto sistema produttivo e distributivo); in realtà, tirerà avanti fino allo stremo con i soliti problemi al Senato, le solite liti tra “moderati” e “radicali”. Per migliorare un po’ la situazione (non del paese, per carità, solo quella della risicata maggioranza al Senato), oltre a premere per la costante presenza dei senatori a vita, si cercherà di recuperare i vari Mastella e Dini (tanto non c’è più Prodi, ma solo un “alto” governo istituzionale!), più Bordon, ecc.; poi si troverà qualche altro “Follini” (l’Udc è una “miniera” per questi giochetti, vedi le dichiarazioni di un Baccini). Magari si concederà “benignamente” la presidenza del Senato a uno di centrodestra (“bel gesto” bipartisan, dato che il presidente non partecipa alle votazioni; un voto in meno per l’opposizione). Si tirerà avanti un altro anno e magari più. Berlusconi invecchia, e all’occasione si possono magari inscenare un paio di processi da parte del solito tribunale di Milano (tanto siamo ormai alla fine della giudiziaria fantasia inventiva); il centrodestra, mancando il cemento di una prossima occupazione del potere, ricomincerà a litigare. Insomma, che vada pure in malora il paese, l’importante è che la sinistra cerchi di rimontare la china, comunque di non essere bastonata tra tre mesi come un pugile alla fine della carriera (vi ricordate Gassman nell’ultimo episodio del grande film di Risi, I mostri?).

E’ una mossa d’azzardo perché, se la situazione economica si deteriorerà notevolmente, sarà seguita da uno sbriciolamento del paese, completamente disorganizzato, con servizi pubblici (paradigmatici Poste e Ferrovie) in degrado esponenziale, la sicurezza dei cittadini sempre più incerta, prezzi dei generi alimentari senza alcun controllo mentre le varie “bollette” aumentano; insomma, un tenore di vita in netto calo. [L’ineffabile Cipolletta si consente di dire senza pudore che ogni anno dovranno essere aumentati i prezzi delle Ferrovie (come già avvenuto quest’anno), ma non si possono mettere in programma miglioramenti del servizio poiché i maggiori introiti serviranno solo a ridurre i debiti; che non si ridurranno, siatene sicuri. Nemmeno si ridurrà il suo stipendio né quello del “capo supremo”, Moretti, ex sindacalista Cgil; ho letto sulla stampa, e lo riporto, che quest’ultimo prende 1.100.000 euro l’anno, mentre Cipolletta ne prende 900.000; begli emolumenti per dirigere in questo modo Ferrovie al collasso!]. Questa è la sinistra, longa manus della finanza e industria distruttrici delle nostre condizioni di vita.

Che cosa si deve dire di più? Che questo cancro del paese, definito “sinistra”, ha il pieno appoggio dei vertici confindustriali, ma anche della tanto vituperata Chiesa. Le dichiarazioni di Montezemolo e quelle del portavoce ufficiale del Vaticano sembrano la copia conforme di quelle di Veltroni; nelle prossime ore queste saranno le scuse addotte dal presdelarep per l’incarico a un premier “istituzionale”, e queste saranno anche le successive dichiarazioni che quest’ultimo farà al suo insediamento. D’altra parte, se l’opposizione è quella che è, se il popolo si fa ingannare e non ha sussulti di semplice dignità, non c’è nulla di male ad imbrogliare le carte. Fa schifo, ma se tutti accettano….. Per il sottoscritto non è certo una sorpresa; ho sempre considerato la sinistra il peggio del peggio, una specie di incubo ad occhi aperti. Mai avuto dubbi in proposito, nemmeno nel periodo del mio più fervente comunismo. Di conseguenza, ciò che ho scritto non venga preso per una protesta, ma come la fattuale descrizione dell’ennesimo marchingegno escogitato per “rosicchiare all’osso” questo povero e meschino paese. Dispiace di trovarsi a vivere in una (non) nazione siffatta, così incapace di camminare con la schiena dritta, liberandosi con estrema cattiveria, anzi ferocia, di coloro che la divorano e umiliano; e che essa invece mantiene di sana pianta “grazie” alla sua ignavia plurisecolare. Purtroppo, “il caso” ha voluto che qui nascessi. Dovevo pensarci prima a filare via!