DITTATURA STRISCIANTE SECONDO L’ANDAMENTO DEI “VERMI”


Prodi non cede e non cade non per ostinazione personale; almeno questa è la mia convinzione. Ha “l’ordine”, da parte dei poteri oscuri (più che forti), di far marcire la situazione fino all’estremo limite della (in)sopportabilità. Nel frattempo, i centristi dell’uno e dell’altro schieramento tramano e aspettano il momento più opportuno per effettuare i loro “tradimenti”, per sfoderare i loro pungiglioni da scorpioni. La sinistra “estrema”, in caduta verticale di credibilità (e di coerenza politica), tenta qualche manovra per mantenere una qualche “verginità” agli occhi di alcuni minoritari settori della fu C.O. (Classe Operaia), onde resistere su percentuali di elettorato sufficienti a non far perdere completamente, ai suoi squallidi politicanti da suburbio, le miserabili prebende dei “guardiastalle” e “mungivacche”.
Intanto, con l’aiuto (a suon di “soldini”) dei suddetti poteri oscuri più che forti – quelli che da molto tempo indico come GFeID – i “centrosinistri” si infiltrano in tutti i gangli delle istituzioni come fa l’acqua limacciosa tra i detriti e i rifiuti, quando tracima lentamente dagli argini ormai sbrecciati. Magistratura e sindacati sono le avanguardie di questa operazione di mascherata, e tuttavia sempre più percettibile, opera di stravolgimento della pur finta e fasulla “democrazia” dei dominanti (quella un tempo definita borghese, ma che oggi non lo può più, essendo tramontata la borghesia). Dietro le avanguardie ci sono però i politicanti e, ancor più indietro ma su alture dominanti, traffica e briga la GFeID.
Quello che certi “amici” continuano a non capire è che non sono per nulla favorevole, in linea di principio e per scelta di fondo, a nessun gruppo di dominanti. Debbo però prendere atto dell’assoluta incapacità di coloro che si schierano dalla parte dei dominati – e fra questi, che piaccia o meno a certuni, mi ci metto anch’io – di recuperare l’enorme tempo perso a rimuginare su una teoria e una prassi ormai “sconfitte dalla Storia”. Solo a causa di questa triste realtà, che nessuno è ormai in grado di cambiare in pochi mesi o anni, mi farebbe piacere che “si levasse” qualcuno (ma ammetto che al momento non vedo chi) dotato della capacità e potenza necessarie a compiere un colpo di mano brusco e violento, onde intanto spazzare via tutta la marmaglia economico-finanziaria e politico-ideologica di cui sopra. Sarei per tale soluzione per il semplice fatto che non amo la “vaselina”, mi sento umiliato a sentirmi oppresso e “comandato” da simili omuncoli e autentici vermi, che infatti strisciano senza assumere nemmeno per un attimo non dico una posizione verticale, ma almeno a 45° (anche a 30°). Allora preferirei che mi si mettesse “in quel posto” un bel botolo di pannocchia sgranato; è doloroso ma più dignitoso. E alla fine, eliminando in breve tempo i vermi, verrebbe ripulito il campo per un ripopolamento dell’“ambiente” da parte degli “uomini”.
Certuni temono che così si perderebbe più tempo. Non lo credo, sono convinto che è questa vaselina e questa massa crescente di vermi a impacciare il cammino. Chi vuol capire, capisca. Sia però chiaro a tutti, senza più illusioni o menzogne che, se “nessuno” si presenterà nella sua funzione di “disinfestatore”, i pur lodevoli “critici” di questa società continueranno a pesticciare il terreno, rimanendo sempre allo stesso posto, senza un solo passo in avanti né di lato; mentre i vermi, pur strisciando, stanno invadendo tutto lo spazio. Non rimarrà fra pochissimo un solo angolino disponibile per chi volesse vivere senza arrossire ogni minuto di vergogna.
Rilevati questi pochi fatti, si faccia pure avanti chi, fra gli schierati a favore dei dominati, crede di poter fare qualcosa. Personalmente, dichiaro onestamente che, in questa lamentevole situazione dei suddetti “critici”, io non so pensare a nulla di diverso da una battaglia soprattutto culturale di estrema minoranza; più che altro per ricominciare a pensare una nuova teoria e prassi che non abbiano quasi più nulla a che fare con quelle così miseramente fallite. Se poi arrivasse “quel del formajo” (come si dice qui da noi), non gli sarei favorevole, ma non muoverei un dito per difendere i vermi; proverei anzi un maligno e perverso godimento nel vederli spiaccicati. So che è un “sogno”; ma alle volte si avverano, magari in forme diverse da quelle immaginate.
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