GLI "INDOVINI" a cura di GLG

˂˂Tokyo – Dopo sei giorni di guadagni, torna il pessimismo nei mercati asiatici che pagano i timori di una recessione sempre più seria. Una preoccupazione legata alle ultime dichiarazioni del segretario americano al Tesoro, Timothy Geithner, sulla necessità di ulteriori aiuti alle banche, e che a Tokyo è aggravata dai dati negativi sulla produzione industriale e dalle cattive notizie che arrivano dal settore immobiliare. La Borsa giapponese ha chiuso con un vero e proprio tonfo la seduta odierna. L’indice Nikkei dei 225 titoli guida ha perso 390,89 punti, pari al 4,53 per cento, scendendo a 8.236,08 punti. Anche la Borsa di Hong Kong ha chiuso in forte ribasso la seduta del mattino.

Crolla la produzione industriale giapponese "I principi fondamentali dell’economia globale restano ancora molto fragili ed è difficile fare delle previsioni rosee", ha commentato Hisakazu Amano, di T&D Asset Management Co., con sede a Tokyo, citato dal sito di Bloomberg. La produzione industriale del Giappone ha subito a febbraio una nuova, fortissima, diminuzione pari al 9,4 per cento rispetto al mese precedente. Il dato è stato annunciato oggi dal ministero dell’economia, del commercio e dell’industria di Tokyo. Comparata a febbraio 2008, la produzione di beni manufatturieri è precipitata del 38,4 per cento.˃˃

 

Sei giorni di crescita di Borsa sono una specie di record di questi tempi. Riporto la notizia non tanto per questo, ma per le altre notizie, fra cui i dati negativi circa l’economia reale e le dichiarazioni pessimistiche in netto contrasto con quelle (in particolare di economisti ed “esperti” italiani) che ho riportato la scorsa settimana. Per il momento (ancora per qualche mese) non si fanno commenti sui vari personaggi che affermano bianco o nero. In ogni modo è abbastanza chiaro che nessuno ci capisce molto, tirano soprattutto ad indovinare e, forse, si svegliano la mattina ora di buono ora di cattivo umore. Che siano esperti è in ogni caso un’opinione che difficilmente può sfiorare un cervello normalmente pensante.