GLI OTTIMISTI DUBITANO a cura di GLG

Da Rainews24

 

˂˂"Le notizie sono sempre più negative. La situazione economica nella zona euro continua a degradarsi e quella sui mercati finanziari resta fragile". Lo ha detto il presidente dell’Eurogruppo, Jean-Claude Junker, intervenendo alla commissione Affari economici e monetari del Parlamento europeo. La crisi dell’occupazione
è "drammatica" e all’orizzonte si profila il rischio di una "rottura della coesione sociale".
"L’inflazione mi fa preoccupare, perché esiste il forte rischio che al termine della crisi ci si possa ritrovare con una inflazione galoppante, come ha dimostrato la storia", ha detto Juncker, commentando il dato di marzo che indica una inflazione nella zona euro scesa allo 0,6%, il livello piu’ basso di sempre […….].

“C’e’ stato un incontro molto approfondito sui temi del lavoro che comincia a venire meno a seguito di una crisi che investe tutto il mondo. Le previsioni sono negative e si parla di 20 milioni di posti di lavoro in meno entro il 2010.C‘e’ una grande preoccupazione". Lo afferma il premier Silvio Berlusconi nel corso di una conferenza stampa a margine del G8 del lavoro.

Governi garantiscano coesione sociale
"I governi debbono far si’ che sia mantenuta la coesione sociale. E’ questo il fattore piu’ importante": lo dice il premier Silvio Berlusconi, nel corso della conferenza stampa al termine del G8 sul lavoro. Il premier ricorda quanto detto durante il congresso del Pdl e ribadisce: "Non lasceremo nessuno indietro e porteremo il Paese fuori dalla crisi". Berlusconi ha sottolineato come lo Stato "non puo’ disinteressarsi del bene dei lavoratori".

Non mi spaventa l’aumento del debito pubblico
"Ci troveremo davanti due anni di difficolta’ in cui dovremo rinunciare ad alcuni interventi. Non sono spaventato se ci sara’ un aumento del debito pubblico per affrontare una spesa provvisoria che e’ la prima necessita"’ ha affermato il premier Silvio Berlusconi.˃˃

 

Anche gli ottimisti cominciano a vacillare. Ma le Borse oggi hanno volato; cadranno presto.