GUZZANTI LASCIA a cura di GLG

Guzzanti lascia il Pdl e si iscrive al Partito liberale italiano per “due motivi”, di cui il secondo non val la pena di essere ricordato, perché tutti rammentano la reazione violenta del senatore – ex comunista divenuto, come tutti gli ex, un viscerale e irragionevole anticomunista, atteggiamento che oggi copre solo il più dissennato filo-americanismo – di fronte alla scelta di Berlusconi, contraria anche a gran parte della sinistra (ma certo nemmeno gradita da molti suoi alleati, in specie da An e Lega), di schierarsi con la Russia nella crisi con la Georgia. Guzzanti, nella lettera aperta a Berlusconi, scrive di dimettersi per:

˂˂il sostegno "entusiasta, personale e amicale al signor Vladimir Putin" da parte di Silvio Berlusconi per la "criminale invasione della Georgia, la prima di uno Stato europeo da parte di un altro Stato europeo dal 1 settembre del ’39 quando Hitler invase la Polonia”˃˃.

Parlare di criminale invasione russa, addirittura paragonandola a quella nazista della Polonia, illustra bene la perfetta faccia tosta di questo individuo. Qualsiasi persona dotata di un briciolo di pudore non avrebbe invertito i fatti: è stata in realtà la Georgia ad aggredire (Abkhazia e Ossetia) uccidendo dei soldati russi. Perfino gli Usa hanno protestato per “re-azione spropositata” della Russia, ma non hanno osato sostenere che fosse tale paese l’aggressore. Del resto, gli Stati Uniti non hanno troppo insistito a difendere la Georgia; che è ancora lì, non è occupata come la Polonia nel 1939 (bisogna sragionare del tutto per essere così fuori della realtà; da un pezzo ormai quest’uomo vive in un mondo “fatato”, che vede solo lui). Per inciso, rilevo comunque che gli Usa non hanno parlato di “reazione spropositata” di Israele di fronte ai razzi Qassam lanciati da Hamas; anche il nuovo presidente si è ben guardato dal fare almeno un cenno al proposito. Tanto per dire dell’obiettività di quelli che sono i reali aggressori in ogni regione del mondo.

Comunque, il comportamento di Guzzanti si commenta da solo; il problema è sapere quanto vasta è l’opposizione dei servi filo-statunitensi, di destra e sinistra, di fronte a solo timidi accenni di politica estera italiana un po’ meno succube. Individuiamo bene queste forze che ledono gli interessi del nostro paese, pronte come sempre a sdraiarsi ai piedi di coloro che comandano da ormai troppo tempo in casa nostra. Guzzanti, in sé, non significa nulla, è una “foglia secca” che l’autunno porta via; si potrebbe dunque ignorare. E’ il resto quello che conta e va tenuto presente; poiché si apre una fase storica, in cui gli Usa non potranno fare proprio tutto quello che vogliono, non sarebbe impossibile rintuzzarli mostrando un po’ di dignità nazionale. Sono i Quisling nostrani a dover essere messi “sotto osservazione”. A destra come a sinistra, in questo paese abbondano gli “Abu Mazen”.