HANNO PERSO LA TESTA

 

Finita male la politica estera che per qualche anno l’Italia si è trovata a fare verso sud-ovest (Libia) e nord-est (Russia), con reciproci e notevoli vantaggi, la destra politica e giornalistica ha messo in luce tutta la sua ottusità da scimmioni. Quello che scrivono è inaudito, è privo soprattutto di intelligenza, c’è un sovrappiù di reazionarismo di cui non c’era alcun bisogno per ottenere gli stessi risultati, che avrebbero potuto raggiungere semplicemente con un po’ di bon ton. Sembrano quasi disperati, immersi in sabbie mobili, nelle quali in genere si affonda sempre più man mano che ci si agita scompostamente per tirarsi fuori.

Compro sempre Il Giornale e Libero, per leggere forse un articolo ogni tanto che si può salvare. Poi, avendo a disposizione carta igienica molto migliore, li uso per raccogliere la cacca dei miei sette gatti che, invecchiando, cominciano un po’ troppo spesso a farla fuori delle cassette a loro adibite. I due ultimi editoriali di Sallusti lasciano allibiti per il regresso a velocità della luce verso l’uomo di Neanderthal. Nel quotidiano d’oggi (14 maggio) non si sa se ridere o augurare qualche brutto male a chi ha scritto che la “Freedom Flotilla” “fu protagonista di un assalto con morti e feriti contro le teste di cuoio israeliane”. Cioè sono stati gli assaliti ad assaltare le teste di cuoio e, da come è scritto l’articolo, un lettore medio, un po’ fessacchiotto, arguisce che i morti e feriti siano tra i corpi speciali israeliani, quelli fatti passare per assaliti. Cosa fareste voi ad un giornalista che non si vergogna di scrivere simili mostruosità?

Questi si sono appena un po’ mascherati quando Berlusconi ha avuto bisogno di fare un certo tipo di politica estera, credendo di avere “i coglioni” sufficienti a reggere le reazioni statunitensi. Quando l’homunculus è tornato all’ovile, tutto pappa e ciccia e servo non solo degli Usa, ma perfino di Inghilterra e Francia, questi “vigliacchi della penna” sono tornati ad essere quello che sono sempre stati; alcuni di loro erano all’epoca in Lotta Continua o altri gruppetti similari. Erano della stessa pasta di adesso; solo che, idioti allora come oggi, credevano veramente a “padroni, borghesi, ancora pochi mesi”. Quando hanno capito che i mesi divenivano decenni e secoli, con coscienza felice e digestione ottima sono passati dalla parte opposta rimanendo mostri com’erano già, fin da “bambini”.

Che a nessuno venga in testa di cedere alla voglia, che capisco pressante, di punirli con i metodi degli anni ’70. Allora, personalmente capii che era un tragico errore, ma capii anche la rabbia di tanti compagni nel vedere farabutti dello stesso genere continuare a sfangarla e a pontificare mentendo sempre senza un briciolo di onore. Oggi non ci sarebbe alcuna scusante. Li si disprezzi e non li si consideri esseri umani; tuttavia, pur vedendo circolare scarafaggi, li si lasci liberi di circolare. Non siamo i soli nella Storia ad aver dovuto lasciar circolare vermi e topi di chiavica. Solo chi fantastica può credere che l’Uomo sia fondamentalmente buono, solo traviato da qualche cattivone. Le carogne, gli opportunisti, i massacratori di massa, invadono tutti i campi “fertili” per il 90% (e più) del tempo della Storia. Quando capiterà il 10 e meno % di tempo buono, ci si penserà.

Per il momento, cerchiamo di stringere infine i ranghi. Noto al momento dei “buoni sfoghi”, ottime prese di posizione, analisi, elaborazioni; non moltissime, ma nemmeno troppo poche. Solo che non hanno risonanza, circolano laddove non riescono a fare massa critica. E poi manca un’organizzazione che faccia divenire azione politica una buona analisi. E…..beh mancano tante altre cose ancora. In ogni modo, se qualcuno crede di uscire da tale passività andando a gettare schede elettorali nei luoghi indicati dai figli di puttana che vogliono guidare la nostra mano, tanto vale che vi divertiate a sputare contro vento; l’effetto è lo stesso. Intanto impariamo ad odiare e disprezzare. E finalmente si cominci ad incontrarsi “a gruppi”. Va ritessuta l’intera stoffa.

 

PS Sempre oggi sul Giornale (pag. 8) vi è un articolo sui due vecchioni ex Pci (Napolitano e Macaluso), considerati amendoliani e amiconi. Amiconi non so, amendoliano almeno il primo non lo fu più già a partire dal 1978, per i motivi messi in luce nel mio “Panorama storico”. L’articolo non è proprio un panegirico, ma certo molto “benevolo”; si cita con “tenerezza” (che ne pensa un Berlusconi?) la proposta di nominare per la seconda volta presidente l’attuale presidente (87 più sette….fate il calcolo). Conta più che altro il senso della proposta e della sua “calma” accettazione da parte di ambienti del centro-destra. Napolitano – fino all’altro ieri il Giornale ha sputato veleno a tal proposito – è stato il puntello del centro-sinistra e dell’attacco a Berlusconi, una volta entrato in crisi Fini. Ma puntello del centro-sinistra e punta di lancia contro Berlusconi, il personaggio lo è stato in quanto principale riferimento di ambienti statunitensi.

L’idea di certi del centro-destra – che ormai puntano anche a sostituire Berlusconi per non correre più altri rischi di genere gheddafiano e putiniano – è avere Draghi al centro finanziario d’Europa, Napolitano a presidio della Repubblica, Tremonti o Frattini o comunque uno simile quale premier; e via dicendo. A quel punto, finalmente, l’Italia si batterà per avere anch’essa, come l’Inghilterra, lo statuto di uno degli Stati dell’Unione. Aggiungiamoci l’Eni, che si sta indebolendo e svendendo la sua partecipazione in un progetto (che era strategico) come il Southstream; e la Finmeccanica che seguirà lo stesso iter. Ormai possiamo considerare chiusa la stagione in cui forse poteva esserci una rinascita d’autonomia italiana. Per carità, a questo punto c’è da augurarsi che il centro-destra prenda una sbatacchiata elettorale, ma soprattutto che sia alta l’astensione. Così purtroppo non sarà (soprattutto l’astensione). In ogni caso, mi auguro sia chiaro a tutti quale sarebbe l’alternativa se continuano ad essere in lizza le forze attuali. Deve iniziare un bel altro lavoro; e tutto da fare. Si deve puntare sullo sfascio che comunque colpirà l’Europa, perché la crisi non è finita e il vassallaggio totale verso gli Usa non la aiuterà certo. Quanto agli “agenti americani” di quasi novant’anni, mi è permesso di sorridere e di vedervi proprio l’anticipazione del futuro italiano in questa UE?