I migliori “servizi”al prezzo più basso (L. Polastri)

Il-diavolo-e-Arlecchino

Riceviamo e pubblichiamo

“Laguna Blu” nuovo centro benessere, il massimo del comfort ampie cabine con maxi doccia, cabine tatami con vasca idromassaggio, locale riscaldato. La foto seguente è l’invito a provare i servizi riservati ai clienti.

 

“Ragazzi Bs pullula di Centri di Massaggi cinesi a evidente secondo fine…..mio marito viaggia con il biglietto da visita nel portafoglio…..cosa succede davvero dentro qesti centri?” si chiede una sprovveduta mogliettina su un post lasciato su internet.

Vento d’Oriente

Agli inizi di febbraio la Guardia di Finanza di Brescia ha sequestrato beni per complessivi 2,5 milioni di euro e telecamere hanno mostrato che il massaggio andava oltre, gli accertamenti patrimoniali che quell’«oltre» rendeva parecchio. E puzzava di mafia. L’indagine denominata «Vento d’oriente» ha soffiato forte su otto centri massaggi cinesi di Brescia. Tutti posti sotto sequestro, con 16 persone denunciate in stato di libertà. Nella maggior parte si tratta di donne, ma tutti e 16 appartengono allo stesso nucleo familiare. C’erano anche delle coppie e dalle indagini è emerso che le donne tenevano le redini del giro di prostituzione. Un giro che rendeva parecchio, al punto che i contanti sequestrati ammontano a 300 mila euro, denaro che è stato trovato nascosto tra i vestiti, nelle scatole di cartone. Mazzettoni di cui il fisco ignorava totalmente l’esistenza.

Complessivamente sono stati sequestrati beni per 2,5 milioni di euro. Ci sono, tra l’altro, 12 immobili, situati a Brescia, Rezzato e Ospitaletto, auto di lusso, preziosi, conti correnti, titoli. Per andare oltre il massaggio i clienti – italiani, tra cui delle donne – spendevano dai 120 ai 300 euro. Le indagini, condotte dalla Polizia locale e dalla Guardia di Finanza di Brescia, si sono protratte per quattro mesi. Fondamentale è stata la collocazione di telecamere, grazie alle quali è stato possibile aprire uno squarcio sull’universo della prostituzione nei centri massaggi. Al punto che a vario titolo sono stati contestati reati che vanno dall’associazione a delinquere di stampo mafioso allo sfruttamento della prostituzione fino al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. (fonte: Bresciaoggi) Una goccia in un oceano. Ci sono ormai centri massaggi sulle vie principali di Brescia aperti fino alle 4-5 di mattina.

Guardate ora questo video su come si distrugge il commercio in una città post industriale:

http://www.teletutto.it/videonews/boom_di_attivita__cinesi_a_brescia_imprenditori_vendono_online/11678.html?uidy_58=TTappl.videonews.dettaglioVideoNews&record=14909

Innumerevoli sono inoltre i laboratori sia tessili che artigianali nascosti nei sotterranei di condomini o case fatiscenti a Brescia. Tutti sanno e vedono. Tranne Napolitano che invoca giustizia (ma per chi?) all’indomani di una strage preannunciata da anni. Penso che tutti a Prato sapessero le condizioni in cui vivevano quei cinesi e penso lo sapessero anche le forze dell’ordine che spesso si turano occhi ed orecchie. Dove sono le ASL così solerti a contestare nelle aziende italiane infrazioni irrisorie? Dove sono i super eroi di vigili urbani capaci solo di fermare camion di artigiani e contestare inezie sulle bolle di consegna? Dove sono le forze dell’ordine capaci solo di prendere atto ad eventi conclusi di un mondo parallelo visibile a tutti? Perché tutti questi organi non vanno a mettere i bastoni tra le ruote a questa brava gente e si accaniscono invece solo contro i “soliti noti”?

Vergogna Presidente.