IL G8 E’ IL MOMENTO MIGLIORE PER COLPIRE BERLUSCONI di G.P.

 

Francesco Cossiga, dopo aver dichiarato, a più riprese, che non esiste un vero e proprio complotto contro Berlusconi, ha meglio precisato la sua posizione. Il personaggio è losco, ma ben informato, per cui è sempre utile seguire la traiettoria dei sassi che costui lancia nel mare magnum della politica italiana.

 Il Presidente Emerito della Repubblica non ritiene la sinistra – in questo momento storico, anche a causa dei processi disgregativi che stanno affliggendo la sua struttura organizzativa – capace, di tessere trame oscure o disegni eversivi contro chicchessia. Quindi non può essere essa l’ “ingegno” che si muove per abbattere Berlusconi. Tuttavia, nulla vieta di pensare che la stessa sia ampiamente in grado di svolgere il ruolo di terminale delle operazioni in atto, nonché quello di “utilizzatore politico” delle disgrazie altrui. E’ già successo in passato, quindi la cosa non sorprenderebbe affatto. Inoltre, il centro-sinistra è totalmente fradicio, incapace di costruire una vera linea politica attraverso la quale confrontarsi con la maggioranza sui grandi temi della politica estera, di quella interna, della crisi. 

L’ opposizione è dunque a brandelli, lacerata dagli scontri interni tra i vari leaders e tra le correnti che gli stessi rappresentano, le quali, a ridosso del congresso, si affrontano senza esclusioni di colpi, facendo incrementare le tensioni e disorientando la stessa base.

Ma di fronte all’opportunità di dare una spallata a Berlusconi e alla sua compagine, un compromesso transeunte nel Pd sarà sicuramente trovato, salvo un regolamento dei conti tra i "boss" democratici in una fase successiva. Difatti, qualcuno ha già parlato dell’opportunità di rinviare il congresso almeno di un anno.

Quindi, poiché è impossibile per le vie "regolamentari", scalare il governo del paese ci si può accodare volentieri alla strategia dei poteri forti, tanto nazionali (GF e ID) che internazionali (USA e UK) per risalire la china. Le loro sorti politiche saranno più rosee mentre il paese andrà sempre più a picco.

Ma torniamo a Cossiga. Egli fa alcune ipotesi sugli avvenimenti in corso, confermando quanto da noi già subodorato negli scorsi giorni. Secondo il senatore a vita è probabile che sia in atto uno conflitto tra spezzoni dei servizi segreti, la cui condotta è stata alquanto deficitaria e al limite della compiacenza con i tentativi di chi si è impegnato a gettare fango sul Presidente del Consiglio, montando un assurdo scandalo sessuale con evidenti finalità destabilizzatrici sull’intero governo.

Com’è noto, i nostri servizi segreti sono molto influenzati dai servizi segreti americani, con questi hanno rapporti strettissimi e sono inseriti in una rete di relazioni improntate dagli Usa. Adesso, Cossiga chiede ai Servizi italiani di verificare se, effettivamente, vi sia l’azione esterna di altri apparati di intelligence di paesi alleati o amici dietro le operazioni di intossicazione e di disinformazione nei confronti del governo italiano. Cioè, egli si sta rivolgendo, a quell’altra parte dell’intelligence nostrana che dovrebbe essere più autonoma dagli alleati. Evidentemente, Cossiga sa che questi settori meno proni ai diktat statunitensi esistono e che potrebbero riportare un po’ d’ordine nelle faccende nazionali.

In secondo luogo, l’ex presdelrep ripropone il movente, da più parti considerato come un’esagerazione, di questo attacco contro il Cavaliere: una politica estera disallineata da quella americana. Dice Cossiga: “Pensiamo alla nostra mediazione nel conflitto tra Russia e Georgia, e a quanto possiamo aver dato fastidio…”. A chi ?  “Per esempio agli Stati Uniti”. Un esempio davvero calzante. Tanto più che la vera bomba contro Berlusconi potrebbe scoppiare a ridosso del G8. A questo punto entreranno in scena i “mediatori” italiani (la magistratura) e gli “utilizzatori finali” (il centro-sinistra che, come ha detto D’Alema, deve tenersi pronto allo scossone sull’avversario) del progetto eversivo. La magistratura, come al tempo di tangentopoli, potrebbe prestarsi a "sparare" sul Premier qualche avviso di garanzia: “Del resto la magistratura colpisce così, aprendo un’indagine il giorno prima o il giorno stesso di apertura del summit”, Cossiga dixit. Staremo a vedere…