IN ARRIVO LO SCIPPO DELL’INPDAP di G.P.

Forse si ricorderà l’articolo scritto qualche mese orsono (Ladri! Ladri! Ladri!) sul tentativo ordito dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e dall’INPDAP per dare avvio al prelievo automatico di uno 0,15% sull’importo lordo delle pensioni degli ex-dipendenti pubblici che percepiscono più di 599 euro al mese. All’epoca, avevamo messo in guardia da questa manovra “truffaldina” atta alla sottrazione di denaro ai pensionati con la scusa di fornire agli stessi un servizio, mai richiesto, di agevolazione sui mutui ipotecari edilizi concessi dalla cassa di Gestione Unitaria delle Prestazioni Creditizie e Sociali dell’IPDAP stesso. Si trattava (e si tratta) in realtà di una trappola a “scopo estorsivo” perché, in primo luogo, i vantaggi promessi non sono realmente tali considerato che l’Istituto Nazionale di Previdenza dei Dipendenti della Pubblica Amministrazione antepone alla concessione del credito la compilazione graduatorie annuali per l’accesso ai suddetti benefici che scontano tempi di attesa giurassici. In secondo luogo, e qui sta il vero inganno, i pensionati che non vogliono aderire all’iniziativa devono comunicare, per tempo, la loro volontà altrimenti agisce la regola (imposta da chi e sulla base di quale legge?) del silenzio-assenso.

Bene, sembra che ieri siano partiti i primi depliants “postatarget” dell’Istituto in questione. Secondo quanto riferisce Giancarlo Lehner sul Giornale di ieri i depliants, dalla copertina accattivante, non sono proprio il massimo della trasparenza tant’è che molti pensionati potrebbero avere grosse difficoltà a compilare il modulo di non adesione: “Sulla copertina c’è un nonno inconsapevole che ride beato insieme alla sua nipotina; la didascalia detta: «I servizi Inpdap non hanno età / Guida per chi è in pensione». Tuttavia, non si tratta affatto di una guida, bensì di una cattiva azione a danno del nonno ridente e inconsapevole. All’interno, firmata da tal Giuseppina Santiapichi, nientemeno che direttore generale dell’Inpdap, si legge una letterina tesa a promuovere l’iscrizione «volontaria» alla Gestione unitaria. La Santiapichi si dice lieta di comunicare che «a partire dal 1° novembre prossimo, Lei potrà accedere alle prestazioni erogate dalla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali dell’Inpdap. Questo diritto, finora riservato ai lavoratori in servizio, è stato esteso anche ai lavoratori in pensione dal decreto ministeriale 45 del 2007» […]Sopraggiunge, però, un’avvertenza banditesca: «Se Lei non intende iscriversi alla Gestione unitaria dell’Inpdap può compilare il modulo di non adesione… e consegnarlo o inviarlo per posta o tramite fax, entro e non oltre il 31 ottobre 2007, alla Sede provinciale o territoriale Inpdap che eroga la sua pensione. Se Lei, invece, vuole iscriversi non dovrà fare nulla, perché la sua adesione scatterà automaticamente il 1° novembre…». E pensare che l’iscrizione era stata definita «volontaria».”  

Ancora una volta le istituzioni di questo paese, guidate dalla “cosca” di centro-sinistra, si “preoccupano” del nostro futuro frugandoci nelle tasche. Imporre la regola del silenzio-assenso, quando si tratta di categorie deboli come i pensionati, vuol dire essere totalmente in malafede. I pensionati più anziani sono generalmente afflitti da mille problemi fisici, dalle difficoltà motorie ai problemi di vista,  così che finiranno per rassegnarsi all’ennesimo balzello senza protestare più di tanto, mentre “lorsignori” potranno dire di aver raggiunto gli scopi preventivati.

ARRIVEDERCI A LUNEDI’