LE RIVOLUZIONI COLOR MERDA (commento e traduzione di G.P.)

 

Vi propongo questo articolo dell’analista politico Thierry Meyssan che ho tradotto dal francese. Si tratta della lunga parabola delle rivoluzioni colorate, a partire da quella cinese del 1989, finita nel bagno di sangue di Tien An Men, fino al tentativo, fallito anch’esso, di capovolgere il presidente Ahmadinejad, rieletto a furor di popolo, con quasi 11 milioni di voti di scarto rispetto al suo avversario, nelle ultime elezioni iraniane. Un pezzo di rara saggezza e di meticolosa ricostruzione storica che ha la forza di uno pugno intellettuale sferrato nei denti di chi, soprattutto a sinistra, si è stracciato le vesti e si è commosso di fronte alla reazione violenta (ma poteva esserlo di più) dei poteri costituiti iraniani, rei di non essersi inginocchiati al cospetto dei principi della santissima democrazia (occidentale) e a quelli, ancor più pretestuosi, dei diritti umani. Tra i neoservi s’iscrive, con un  brano farneticante e illogico (almeno rispetto alla sua precedente produzione teorica), che non ci risparmia nemmeno l’uso di un linguaggio conformista e spocchioso, per quanto appena più sottile, anche Slavoj Zizek, del quale ho spesso, incautamente, perorato le teorie dalle pagine virtuali di questo blog. Continua