OGNI BEL GIOCO….. a cura di GLG

Dal Sole24ore on line

 

˂˂Ampliano le perdite le Borse europee in avvio di settimana, trainate al ribasso dalle banche, anche sulla scia del forte calo di Tokyo dopo l’ultimatum dell’amministrazione Obama a Gm e Chrysler e il cambio dei vertici sia nella big di Detroit che nella francese Psa Peugeot-Citroen. Nel pomeriggio il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, illustrerà il piano di salvataggio del settore auto, in una giornata priva di dati macro americani.

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Proprio Milano è oggi la piazza peggiore nel Vecchio continente, condizionata al solito dal settore del credito, che rappresenta il 38% circa del paniere principale. L’S&P/Mib arretra del 3,59% e il Mibtel del 2,94%, mentre Parigi cede il 2,17%, Francoforte il 3,08 per cento, Londra il 1,93%. A Piazza Affari crolla Fiat (-7,21%): l’amministrazione Obama ha dato 30 giorni di tempo a Chrysler per presentare al governo Usa un nuovo progetto, che preveda anche l’alleanza con la casa automobilistica torinese.˃˃

 

Ovviamente, ci si riferisce alla mattinata, quindi le cose possono in parte cambiare nel pomeriggio (fra poco saprete cos’è accaduto). E’ però sempre interessante constatare la famosa “volatilità” delle Borse: in genere tutte allineate nei rialzi e ribassi perché i capitali, che speculano al rialzo e poi ribasso (come già spiegato alcuni giorni fa), si spostano facilmente da un posto all’altro. Mi interessa sottolineare un altro punto. La Fiat dell’ottimista Marchionne fa un bel crollo. Leggendo la notizia così com’essa è data, uno resta sorpreso; si ha una caduta (probabilmente per gioco al ribasso, che può velocemente cambiare indirizzo) proprio quando l’Amministrazione centrale Usa dà un mese di tempo alla Chrysler (per ottenere alcuni miliardi di dollari in prestito) con l’obbligo di presentare un piano, di risanamento e sviluppo, che deve però prevedere anche il progetto di alleanza con la casa torinese.

Se il prestito è subordinato a tale alleanza, questa dovrebbe allora essere una notizia positiva per coloro che vogliono acquistare Fiat. Non è così, l’informazione del Sole24ore non chiarisce un punto importante. Prima di dare soldi (e tanti) alla Chrysler, i dirigenti centrali statunitensi esigono di sapere se il progetto con la Fiat è solo un’alleanza ai fini della possibile ripresa di un’azienda ancora americana o se, sotto sotto, si tratterà di fatto di nuova società, in cui tale azienda rimarrà in minoranza o addirittura verrà, in sostanza, ceduta allo “straniero”; anche se, eventualmente, non subito ma in prospettiva. Obama sembra dire: “acca’ nisciuno è fesso”. Per quanti arzigogoli possano inventare gli amministratori dell’azienda statunitense, i controllori centrali sono ben capaci di accorgersi del suo effettivo cambio di nazionalità. E di soldi alla Fiat, non sembra proprio si voglia sentir parlare. Per fortuna, nemmeno in Italia è previsto, al momento però, alcun sovvenzionamento a quest’azienda, salvo la rottamazione che però va a favore di una qualsiasi azienda automobilistica.

La Fiat va proprio così tanto bene come diceva anche ieri “Marpionne”? Nemmeno lo Stato italiano sembra proprio fidarsi, così come si faceva un tempo a scatola chiusa con “l’Avvocato”, mentre gli Usa non hanno alcuna intenzione di trovarsi “sulla gobba” una casa straniera, di assai dubbio risanamento e futuro sviluppo che –  installatasi in quel territorio grazie alla fregola della Chrysler (e dei suoi amministratori che rischiano di fare la fine dell’ad della GM) di uscire dalla “palta” in cui si trovano – possa magari un giorno, giocando su possibili licenziamenti e disoccupazione di lavoratori americani, pretendere nuovi “oboli”.

“Tempi duri per i vampiri!”, vecchio film (1959) di Steno con Rascel e Christopher Lee. Potrebbe divenire il nuovo logo della Fiat; almeno si comporterebbe da spiritosa e si accattiverebbe una qualche simpatia.