Populisti?

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Lega e 5 Stelle dovrebbero finalmente far nascere l’unica maggioranza possibile nelle attuali condizioni parlamentari. L’alternativa al binomio Salvini-Di Maio sarebbe stata un’ammucchiata di sinistri e destri, con transfughi di ogni latitudine e longitudine, guidata da una finta personalità di garanzia (gradita all’estero). Un film senza un lieto fine già visto in passato. Pare che questa seconda opzione sia stata allontanata dall’intesa “populista” di cui sopra, la quale, in caso di effettiva concretizzazione, almeno ci risparmierà l’unità nazionale degli imbecilli, rifugio imperituro di tutte le puttane di partito e di stato.
Ma che nessuno si esalti per quello che Lega e 5 Stelle faranno insieme. I due movimenti costituiscono “in sé” un elemento di frattura del precedente corso politico che ci ha portato sul presente baratro. Lega e 5S hanno sicuramente rotto la continuità di un pactum sceleris tra R. e B. (rappresentanti dei vari poteri marci nazionali, succubi di drappelli stranieri, con B. anche rappresentante in proprio) ma ciò non costituisce una inversione di tendenza del movimento storico. Dunque, “per sé”, Lega e 5S non hanno nelle loro corde il vero mutamento che passa UNICAMENTE dalla messa in questione e dalla riconfigurazione degli assetti geopolitici in cui l’Italia è ora confinata.
Su questo cosa hanno dichiarato i nostri populisti? Vogliamo restare nell’euro, nell’Europa e, nel caso di Di Maio, anche nella NATO.

Invece, proprio la “tentazione sovranista” ,contro cui ha messo in guardia Mattarella,  è ciò di cui abbiamo bisogno. Come ha scritto La Grassa: “Non bisogna più cedere a questa UE fellona, che del resto è in grave difficoltà per la crisi con l’Iran e Israele, l’acuirsi delle tensioni in Medioriente ecc. Basta cedimenti a questa Europa.
E un’altra cosa diciamo. Inutile prendersela sempre con gli effetti e non con le cause. Sull’immigrazione il problema non riguarda i migranti bensì coloro che hanno provocato la “primavera araba” nel 2011, che hanno alimentato (direi creato) prima Al Qaeda e poi il Califfato e ora appunto premono per un acutizzarsi della crisi mediorientale oltre a mantenere in pieno caos la Libia. Bisogna approfittare della crisi interna in atto negli Usa e dello sbandamento prodottosi in questa Europa di servi. Battere il tasto sulla “sicurezza” come se tutto dipendesse dal fatto che qui arrivano potenziali “terroristi” o semplici “selvaggi” è il miglior modo per faire veramente la figura di meri razzisti e alla fine diventare invisi a molti. Il problema non sono i migranti ma gli “accoglienti” con le loro infami manovre per mantenere il potere, creando caos e “lotta tra poveri”. Ho forti dubbi che 5 stelle e Lega sappiano affrontare correttamente tale situazione critica.”

Ma le dichiarazioni sopra riportate dei populisti dimostrano che siamo ancora lontani da questa indispensabile presa di coscienza autonomista resa improcrastinabile dall’avanzante multipolarismo.