Povero popolo di GLG

gianfranco

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Non posso negare che, dal mio punto di vista, sono d’accordo con la parte critica. Anch’io ho sottolineato che questi “populisti” ricordano certi anarchici (importanti) dell’800. Inoltre anche una buona parte degli “operaisti” sessantottardi (secondo me, tutti in definitiva) erano i continuatori di quelle demagogiche prese di posizione “per il popolo”, aspramente combattute da Marx e da tutti i marxisti (non parliamo di Lenin, che li ha fatti a fette). Sono anche d’accordo con l’invito all’astensione nelle prossime elezioni.
Dove mi differenzio – e certo mi allontano, senza tuttavia provare nessun “rigetto” e “disgusto” – è sul fatto di poter riproporre oggi certe tematiche e parole d’ordine di quello che fu il movimento comunista di ormai molti decenni fa. Insisto che si tratta di un processo storico finito; e lo fu ben prima che crollasse l’Urss e il “campo socialista”. Ritengo anche, in base a quanto ormai possiamo valutare poiché appartiene al passato, che non vi è mai stata la “costruzione del socialismo”. Non rinnego però la Rivoluzione d’ottobre, la vedo come evento “epocale” che, pur con ombre evidenti, è stato per l’essenziale positivo.
L’errore che vedo nel documento di “Teoria e prassi” è proprio la resistenza a non chiudere con un’epoca; senza rinnegarla affatto, non accettando per nulla la menzogna che quel processo storico è stato “mostruoso”, come dicono gli anticomunisti “viscerali”, che considero alla stessa stregua degli “antifascisti” falsi e menzogneri. Ritengo necessaria una valutazione molto fredda e, per quanto possibile ovviamente, “oggettiva”. Un processo è finito, le ideologie del XX secolo provocano danni enormi quando si insiste nell’esaltarle ancora; e ciò, sia chiaro, è valido anche per le tesi liberali e della “democrazia elettorale”.
Siamo in trapasso verso una nuova epoca. E’ ben noto, come disse Marx, che “l’analisi comincia post festum”. Credere di poter dire adesso, in piena transizione (“multipolare”), quali nuovi grandi movimenti, corredati di nuove teorie e ideologie, si affermeranno entro un lasso di tempo non breve ma nemmeno secolare (questo è quanto io penso), è impossibile. Dobbiamo però fare un bilancio serio e non declamatorio di quanto è IRRIMEDIABILMENTE TRAMONTATO; e da qui partire per un ripensamento, cercando di capire al meglio possibile gli eventi della presente “transizione d’epoca”. L’agitazione scomposta favorisce chi ha ben altri mezzi, rispetto ai nostri, per affermare il proprio potere; fra l’altro, pure il potere di comprarsi molti “amanti del popolo”, com’è accaduto con il 90% (se non anche più) dei “grandi rivoluzionari” del ’68, ormai fracidi e marci, falsi predicatori di “democrazia”.

PS. Qui

ha fatto anche buoni film. Qui è tutto un luogo comune, una piattezza che lascia allibiti. Si fa fatica a credere che una persona, che non credo stupida, possa infilare simili frasi vuote come se recitasse una parte in cui non crede. Ma se ci crede, è pauroso; il fallimento di una ideologia ha prodotto l’azzeramento di ogni tensione a cercare di capire il mondo.
Comunque, guardate chi pubblica questo video. Mi dispiace molto per Loach, persona certo stimabile. Provo vero disagio, d’ora in poi lascio perdere queste tristezze; tratterò del mondo così come si presenta con mille contraddizioni che caratterizzano un periodo nuovo. Non bello, anzi sarà spiacevole, ma è ciò che “avanza”. Il passato ci servirà solo perché la storia (delle vicende come del pensiero) è stata ampiamente falsificata da personaggi indegni. E la storia ha la sua importanza; è vero che ci insegna molte cose utili nel presente.