SEMBRA INCREDIBILE di GLG

E’ veramente da non crederci. Come al solito, la sinistra, in buona compagnia della destra più fatua, futile e dannosa che ci sia (quella aenneina di Fini, Alemanno, La Russa e soci), si dimostra la più lontana da ogni minima sensibilità della gente comune. Siamo in una situazione in cui si continua a dire che siamo vicini alla fine della crisi, però dobbiamo stare ancora attenti ad essa; ne siamo con un piede già fuori, e tuttavia bisogna scontarne la coda con chiusura autunnale di tante piccole imprese e crescita della disoccupazione. Si dice alla gente di essere ottimista e di mantenere le sue abitudini di spesa, ma si sconta che essa non si fidi e continui a non spendere troppo; almeno non così tanto come vorrebbero quelli, che pensano scioccamente alla crisi quale semplice carenza di consumi. Insomma, tutto si può dire salvo che la famosa gente può dormire ormai tra due guanciali. Tuttavia, bisogna preparare una “degna cornice” al 150° dell’unità d’Italia, dopo che ci si è stonata la testa, e proprio da parte degli storici ed economisti di sinistra, che tale unità è stata invece un’annessione del sud da parte del nord, che il famoso dualismo dipende dallo sfruttamento e rapina delle risorse del sud da parte del nord, ecc.

Insomma, l’importante è che ogni data patriottarda venga degnamente, e con ipocrisia ormai fastidiosa, celebrata: il 1861, il 4 novembre, il 25 luglio, il 2 giugno e via dicendo. Non ho mai avuto simpatie leghiste, e continuo a non averle per tanti motivi che non posso qui elencare. Tuttavia, è chiaro che tale organizzazione politica capisce molto di più le preoccupazioni della gente comune di questa sinistra ormai in piena sintonia, nella pura formalità che provoca il completo distanziamento dalla maggioranza dell’opinione pubblica, con la destra sopravvissuta al fascismo mediante semplice e non elaborata opera di rinnegamento del proprio passato (del resto simmetrica a quella compiuta dai piciisti). Comunque, credo proprio che si approssimi la resa dei conti; perché tale insensibilità di fronte alle difficoltà del momento – e a ciò che occorre a chi ha un po’ di testa sulle spalle e lavora veramente, non vivendo di emolumenti e stipendi a carico dello Stato per servigi inesistenti o di pura facciata come queste celebrazioni – non resterà a lungo senza risposte; purtroppo quelle che non vorrei ma che ormai la quasi totalità di questo ceto politico si merita. Dubito che arriveremo senza “scosse” fino al 2011.