SIAMO IN MANO A DISSENNATI di GLG

Oggi vi sono due perle da segnalare. Il Ministro Tremonti ha accusato la stampa di falsare le sue parole; egli non ha mai parlato del 2009, secondo quanto riportato ieri dai giornali, come di un anno orribile. Naturalmente, non ha importanza se l’ha detto oppure no; ma è tutto da ridere (in realtà, da piangere) se questa smentita vuol significare che bisogna ancora diffondere ottimismo. Oggi, per esempio, il giornalista (del Giornale) Macioce, altre volte da noi citato positivamente, si è consentito di dire che il 1929 non è stato battuto solo grazie al New Deal, ma anche per merito dei film di Frank Capra. A parte che invitiamo a leggere il commento di Mereghetti (nel suo Dizionario) al film (dato ad ogni Natale) La vita è meravigliosa, tutt’altro che ottimistico se non per chi si ferma in superficie (è ottimistico quanto Il canto di Natale di Dickens). Ma se è falso, ed è falso e ormai vergognoso, sostenere che la politica rooseveltiana abbia risolto in radice la crisi, dato che l’economia Usa restò in sostanza in stagnazione (con le solite piccole e alterne oscillazioni) fino alla seconda guerra mondiale, è addirittura un’aperta rinuncia a far funzionare il proprio cervello affermare che Capra fu decisivo nel vincere quella congiuntura del tutto negativa.

Si cita poi una frase di Roosevelt che invita i cittadini americani a scialare, frase probabilmente estratta da un contesto che sarebbe bene conoscere. Letta così isolata, se ne potrebbe solo trarre la conclusione che Berlusconi, con il suo ottimismo di facciata, fa ancora una volta l’amerikano, imitando il presidente Usa di quella volta. E’ veramente preoccupante sentir parlare in questo modo politici e giornalisti; vengono i brividi ed uno si aspetta perfino qualcosa di peggiore di quello che arriverà. Non si può essere così leggeri e fatui ed infondere fiducia ai cittadini!

Mi piace ri-citare due ben diverse affermazioni, già riportate nel blog nei giorni scorsi e tratte da agenzie stampa:

 

<<alla radio il primo ministro francese François Fillon ha ammesso che "nessun piano di stimolo ci consentirà di evitare la crisi, nessuno sa quando ne usciremo">>;

 

<<Nel 2009 la crescita sarà negativa e la disoccupazione aumenterà. Per vedere la ripresa bisognerà aspettare ancora tre anni. Questo il messaggio principale del governatore della Federal Reserve, Ben Bernanke, che ha parlato davanti al Congresso Usa>>.

Anche queste frasi sono estratte da un contesto, ma esprimono comunque altra intelligenza e reale preoccupazione. La più secca e netta, cioè quella di Fillon, non l’ho vista ripresa da nessun nostro giornale nei giorni successivi (bella questa stampa!). Siamo proprio un pauvre pays, in mano a una masnada di politici e giornalisti che diffondono un reale e tetro pessimismo, quello sulla loro intelligenza, ben diverso da quello dell’intelligenza di cui parlava Gramsci. Questi affermava anche l’ottimismo della volontà, ma non certo quello delle notizie alterate (o nascoste) e dell’invito ai cittadini a spendere, a far finta che la crisi non ci sia, nel mentre essi si trovano “in tasca” una somma nettamente inferiore, i propri patrimoni azionari e obbligazionari dimezzati o peggio, mutui da pagare più pesanti, ecc. Si può essere più scemi? Ci tremano veramente i polsi; siamo in mano a dissennati.