Tu quoque, Montezemolo? di G.P.

Ahi, ahi! Mister Ferrari viene sbalzato dall’abitacolo dell’ammiraglia della famiglia Agnelli ma non spegne i motori delle sue ambizioni. Con Fini che ha perso la pole position  dopo aver derapato sul circuito monegasco, ora tocca al pilota di Maranello entrare in pista per fare tempi migliori sul giro epocale.
Vengono così allo scoperto gli ingeneri e i meccanici che hanno manomesso il bolide di Berlusconi: il Presidente della Camera era solo il collaudatore della squadra anticav mentre i veri piloti di razza (padrona) si radunavano dietro agli scarichi dell’ex missino pronti ad entrare in gara al momento propizio. Per ciò LuCodiMo, cilindrata 1947, si è messo personalmente sui blocchi di partenza. Lo ha fatto criticando la guida di Berlusconi che sgomma, sbanda, gratta le marce e fa ingolfare il motore economico dell’Italia : “E' stato uno dei più capaci imprenditori italiani e sa bene che, alla fine, dopo tutte le chiacchiere e le attenuanti, un leader si misura sulla base dei risultati. Questi, nel giudizio dei cittadini, sono deludenti". L’Italia deve invece affrontare con perizia curve, cordoli, discese e salite della congiuntura storica di crisi e può farlo solo presentandosi come una fuoriserie (soprattutto agli occhi dei suoi partners e competitors internazionali) e non di certo come un vecchio macinino che fatica persino a mettersi in moto. Tuttavia dubitiamo che Montezemolo sia la supercar che dice di essere e le ragioni le abbiamo ampiamente spiegate in precedenti puntate di questo gran premio per fottere il popolo italiano.
Al momento l’unico fatto noto è che Montezemolo ha facilitato l’acquisto della Ferrari del cognato di Fini facendogli scalare una lunghissima lista d’attesa. Sceicchi e nababbi attendono da mesi di poter entrare in possesso della “458 Italia” mentre “Elisabetto Tulliani” se l’è vista recapitare sotto casa con tutti gli accessori. Se questi sono i test drive e i manuali di buona guida che il manager bolognese vuole sottoporre alla nazione è meglio che stia al suo posto. Di automobilisti furbi ed imbranati sono piene le strade del mondo ed il crepaccio è sempre dietro l’angolo. Gli italiani non hanno nessuna intenzione di finirci dentro, per colpa dei primi o dei secondi.

Ps. Oggi così scrive Marcello Veneziani sul Giornale: "…si narra dell'ostilità di Fini al progetto berlusconiano dell'accordo con Putin sul gasdotto che passa dall'Iran; un progetto sgradito agli ambienti [americani e montezemoliani, ndr] che stanno dietro a Fini, che lo seguono da tempo, non solo agli Esteri, e lo hanno sdoganato nei luoghi giusti. Non so quanto sia vero, ma fa emergere anche l'ipotesi che Fini, come è sempre stato, sia eterodiretto, guidato, telecomandato. Insomma questo è il quadro generale delle ipotesi. Ora mi direte voi che ci azzecca con tutto questo il progetto politico, o addirittura culturale, la destra più moderna, la libertà, il futurismo, la legalità, e pure il suo partitino provvisorio, il suo pied-à-terre in aula. Ora i conti tornano, le contesse un po' meno…" Già, e noi da quanto tempo lo stiamo sostenendo? E quando qualcuno si muoverà seriamente per smacherare e buttare fuori dall'Italia questi vili servi e traditori?