UN INCISO (di GLG 18 aprile)

 

Si è arrivati ad essere contenti della morte di Raimondo Vianello e ad insultarlo perché berlusconiano. Si è voluto assegnare a questi manigoldi l’epiteto di cretini. Non sono d’accordo: è qualcosa di molto peggiore. Questi tangheri si sono ormai trasformati in esseri che dell’umano posseggono quasi più nulla; e sono dunque di una pericolosità sociale non indifferente. Sottovalutarli potrebbe essere letale; e bisognerebbe che qualcuno infine capisse che per certi “mostri” non sono affatto adatti i metodi della rieducazione, del reinserimento nella società e altre cazzate varie. Ci si vuol infine mettere in testa che ci sono anche casi ormai chiusi ad ogni possibilità di recupero?

Ho letto da qualche parte che in Spagna (mi sembra proprio che la proposta parta dal Ministro della Cultura, donna) si vorrebbe modificare la storia di “Biancaneve”, “Cenerentola”, “La Bella addormentata” e altre fiabe dello stesso calibro, perché trasmettono un’idea errata della donna secondo le più moderne vedute del problema. Non capisco perché non si pensi a censurare anche parti di grandi pensatori dell’antichità o del Medioevo che forse, su alcuni problemi di costume e delle “libertà civili”, non sono al passo con i tempi. Credo che i vari pensatori non lo fossero ancora nell’800, nemmeno ai primi del secolo scorso e oltre.

Quando molti anni fa sostenni che il “politicamente corretto” – tipico della sedicente “sinistra” e recentemente anche di ambienti dell’altrettanto sedicente “destra”, che sembrano per fortuna in scompaginamento – era un cancro da curare subito e magari da asportare, molti mi diedero dell’esagerato. Oggi, si dimostra che stavo perfino sottovalutando il fenomeno. Ormai lo spappolamento dei cervelli, la degenerazione subumana, la regressione…..non verso la scimmia, cari; so che avete pensato questo, ma io ho un’alta considerazione degli animali in genere. Potrei pensare ai vermi o agli scarafaggi, ma solo perché mi fanno schifo; non è però giusto paragonare certi esseri umani degenerati a questi animaletti, che semplicemente non rientrano nei miei canoni estetici. Forse anch’essi hanno qualche sensibilità. Non invece i politicamente corretti; sono cellule cancerogene. Dobbiamo avere pietà anche per questi piccoli organismi apportatori del terribile e mortale morbo? No, la mia bontà non si spinge fino a questo punto.

 

Ovviamente, spero che la notizia relativa alla correzione delle favole sia sostanzialmente una bufala. Al momento, non ho grandi conferme della notizia. Comunque, non è affatto del tutto incredibile per quanto enormemente ridicola. Tuttavia, pur se questa notiziola comica si rivelasse un equivoco, resta che ormai, da molto tempo a questa parte, il “politicamente corretto” ha mostrato i suoi tratti di pura degenerazione e degrado. E’ ora di dire basta a questi fessi, e in molti casi anche criminaolidi, che seguono quelle linee direttrici. Finiamola con l’aberrazione mentale e sociale iniziata nel ’68. Torniamo al giudizio che su questo evento, decisamente luttuoso nella storia della nostra società, emise Pasolini. Bisogna però eliminare una parte non indifferente del vuoto e vanesio ceto intellettuale, che continua a protrarne gli effetti catastrofici, talvolta delittuosi.