FALSARI QUOTIDIANI

Mr. Trump- Yellow Tie

“La Million Man March è una manifestazione indetta da Louis Farrakhan, leader della Nation of Islam, ex discepolo di Malcolm X, il 16 ottobre 1995 a Washington, alla quale parteciparono un milione di uomini afroamericani. È considerata la più grande manifestazione afroamericana di tutti i tempi.”

 

“Repubblica pubblica foto della marcia anti-Trump? Peccato siano quelle della Million Man March del 1995: http://www.nationalmall.org/newsroom/national-mall-news/black-americans-gather-washington-20th-anniversary-million-man-march …https://t.co/MyeHsloOTr

C’erano due indizi piuttosto evidenti che rendevano falsa questa foto: il sole, con le sue ombre nette (tutte le altre hanno il cielo coperto) e l’uso di megaschermi in 4:3, vecchio stile, rispetto a quelli in 16:9 che si usano oggi.

Non ci sono dubbi sulla dimensione della manifestazione di ieri, ma questo episodio pone una domanda interessante: con che metodo lavora Repubblica? Come fa una foto del 1995 a finire in una sua galleria pubblicata nel 2017?”

 

I metodi di “Repubblica”, organo semi-ufficiale dei semicolti, non possono che essere quelli dei semicolti. Sono tanti, ma sono assai poco ragionevoli (e ragionanti). Ancora una volta, difficile evitare il paragone con gli zombi dei film di Romero, pur essi tanti e che i pochi sani rimasti non sanno bene come arginare. Per quanti siano, alla fin fine i semicolti risulterebbero minoritari se i settant’anni di completo asservimento agli Usa non avessero loro consentito di impadronirsi di tutto il settore politico e dell’informazione.

 

Pensate ai sessantottardi italiani. Sono partiti come “grandi capi rivoluzionari”. E sono finiti tutti a dirigere giornali, canali TV, case editrici. E per conto dei successori di coloro che hanno fatto il boom italiano e condotto il nostro paese fino al 5°-6° posto fra i grandi paesi industriali. Questi successori stanno invece portando sempre più indietro l’Italia e sono quindi felicissimi di aver trovato altri falliti (della “grande rivoluzione”) quali portavoce della loro vergogna. Nel frattempo venivano fatti fuori i grandi dirigenti della nostra industria “pubblica”, vanto del paese fin da prima della seconda guerra mondiale, fra i protagonisti del suddetto boom. Essi sono stati eliminati assieme ad un ceto politico non esaltante, ma sicuramente più affidabile di coloro che ne hanno preso il posto: i voltagabbana dei “fu piciisti” – inventori dell’eurocomunismo, alleato dei peggiori furfanti, “padri” di questa laida Europa – accompagnati dalla cosiddetta “sinistra” Dc. Sarà duro riprendersi, ma non c’è futuro se le nuove generazioni non sapranno colpire duro e annientare la genia dei semicolti.