BISOGNERA’ RIPARTIRE DA ZERO, di GLG

gianfranco

 

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Ecco come i berlusconiani presentano il dibattito interno al Pd, con chiara simpatia per Renzi e sprezzo per gli altri. Non ho alcuna simpatia per questi ultimi, responsabili di quanto sta avvenendo (e che giustamente oggi li supera e mette da parte), ma mi rendo conto di chi è e di chi è servo totale Renzi. E’ evidente che si avvicina il “partito della nazione” (non importa come si chiamerà). La vittoria del NO non cambierà molto le cose, ma metterà in allarme Renzi e Berlusconi e le loro trame. La vittoria del SI sarà il pieno affermarsi di una stretta coltre che avvolgerà l’Italia. E anche gli industriali sono ormai per questa soluzione, come sempre nei momenti cruciali (basti pensare al loro andare verso gli “Alleati” già a fine 1942, ben prima dell’8 settembre). Sono sempre stati favorevoli a funzionare come appendice dell’industria americana. Sono il ceto sociale più traditore esistente nel paese. Solo l’industria pubblica, per un certo periodo di tempo (e nemmeno tutta, ma settori in essa decisivi), ha avuto aneliti di un po’ di indipendenza. La soluzione di “mani pulite”, l’annientamento della prima Repubblica e l’aver dato il potere ai D’Alema, Prodi e gente simile ha dato avvio al progressivo disgregarsi di tale settore industriale. Berlusconi, per motivi non del tutto chiari, frenò (solo parzialmente) tale processo; ma dal 2011 si è totalmente piegato al fronte avverso e ne è complice con comportamento subdolo e quindi perfino più pericoloso di quello di Renzi. Gli altri oppositori (nemmeno parlo dei “grillini”, a mio avviso o complici “oggettivi” o ottusi) non hanno il coraggio di denunciare il “nano” per quello che è diventato, ancora cercano compromessi; così vanno incontro alla piena sconfitta. Occorre ripartire da altre basi e quasi da zero.