Le fratture dell’establishment di GLG

gianfranco

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il fatto che preoccupi la Nato e abbia gli strali della Merkel e di questi vertici UE potrebbe essere solo un titolo di merito se fosse qualcosa che viene perseguito con determinazione e andando allo scontro, dopo adeguato chiarimento alla popolazione dell’infamia di questa organizzazione militare, che si pretendeva baluardo del “mondo libero” contro l’“impero del male”. Quando quest’ultimo crollò, questa organizzazione a rigor di logica sarebbe dovuta scomparire. Invece restò e perfino si rafforzò, chiarendo a chiunque abbia un briciolo di cervello e sia in buona fede che era solo la nuova forma di subordinazione ad una potenza predominante; forma tipica del nuovo capitalismo che aveva sostituito il “capitalismo borghese”, abituato alle vecchie forme di colonialismo tipiche della dominazione inglese (e francese). E venne così anche questa infame UE, prolungamento politico di tale subordinazione e già preparata dai “padri dell’Europa” (riveriti quando dovrebbero essere disprezzati) vendutisi ai predominanti statunitensi.
Oggi, in una situazione di crescenti difficoltà Usa con un multipolarismo in fin troppo lenta accentuazione (speriamo acceleri), si è prodotta una frattura nell’establishment americano, che ha messo in crisi anche quello dei subordinati europei, ancora per l’essenziale ancorato ai vecchi predominanti statunitensi (che avevano tentato di portare alla presidenza la Clinton). Dunque è momentaneamente accettabile quella forma di sostanziale filo-americanismo che si oppone però a questo infame servitorame dell’attuale UE (e dei governi tedesco, francese, ecc.); si accolga con interesse il viaggio che sta facendo Bannon in giro per il nostro continente e lo si aiuti a mettere in crisi tale gruppo banditesco ancora al comando. Con la consapevolezza, tuttavia, che dovrà nascere una ben diversa forza politica capace di spazzare via, con estrema violenza, tutta questa genia (politica, economica, culturale) che impesta l’Europa da oltre settant’anni e che è nettamente peggiorata nell’ultimo quarto di secolo.

E adesso trapela anche un’altra notizia:

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E non si sapeva chi è Draghi? Incensato anche dal vile nano e dal suo partito, con cui Salvini tiene ancora rapporti. Bene, tutto sempre più chiaro. E sempre più ci si rende conto dei limiti di queste forze oggi al governo in Italia; e anche in altri paesi europei. Si dovrà arrivare all’eliminazione di ogni forma di filo-americanismo; e non certo con la ricerca affannosa di mettere insieme i voti di gente che non ha la minima idea dei bisogni impellenti di un’Europa in marcescenza. E l’Italia sta ancora peggio. Inutile però insistere con le parole. Le esigenze sono fin troppo evidenti, ma si è tuttora in stato d’inedia.