Sempre venduti agli Usa, di GLG

SEMPRE VENDUTI AGLI STATI UNITI

Perché non può esistere un’Europa unita in contrapposizione con gli Stati Uniti

 

Ecco gli eredi dei vecchi padri dell’Europa pagati dagli Stati Uniti:

https://www.italiaoggi.it/news/la-ue-fatta-nascere-dalla-cia-2053384

Questi nuovi sono anche peggiori dei precedenti. Sono i veri annientatori della nostra antica civiltà europea, di cui l’Italia è stata sicuramente un pezzo importantissimo (si pensi anche soltanto alla nostra arte e ai monumenti e antichi borghi e via dicendo). Abbiamo a che fare con autentici traditori di tutta la nostra lunghissima storia. Devono essere svergognati e tolti dalle loro cattedre e da posti di responsabilità. Annienteranno tutto il nostro passato in quanto massimamente servili verso lo straniero secondo, purtroppo, una lunga tradizione di ampi settori intellettuali e politici italiani; da lungo tempo coadiuvati da quelli che chiamo “cotonieri”, gli imprenditori che hanno combattuto (ed eliminato) gente come Mattei e hanno progressivamente indebolito l’industria pubblica, già creata dal fascismo, ma indubbiamente rafforzata (con Finmeccanica nel 1948, l’ENI nel 1953 e l’Enel nel 1962) da alcuni settori democristiani, poi battuti dalla sedicente “sinistra” di tale partito assieme ai piciisti e postpiciisti, postisi in piena combutta con certi settori americani (in cui fa spicco un uomo come Kissinger, che parlò di un suo “comunista preferito”, ben noto) fin dall’inizio degli anni ’70. Il “caso Moro” e via via fino a “mani pulite” (operazione posta in atto dopo il crollo del sistema detto “socialista”, URSS compresa) sono eventi cruciali del totale passaggio al più bieco servilismo verso gli USA. Oggi nessuno si oppone a ciò. Basti vedere la Lega, schiacciata esattamente come i piddini, sull’appoggio alla politica USA di più pressante asservimento del Sud America. Non c’è schieramento politico o industriale che oggi riprenda un minimo di politica autonoma. C’è solo lotta acuta fra schieramentiper porsi nelle condizioni di servitori migliori e di godimento degli emolumenti che i padroni pagano ai loro più fedeli. E c’è anche una rottura interna ai padroni per la migliore strategia da attuare ai fini dell’asservimento totale. Occorre una vera “rottura” rispetto a queste bieche accozzaglie di servi particolarmente laidi e che hanno di gran lunga superato in abiezione, infamia e corrompimento di ogni valore i vecchi servitori della prima Repubblica.

 

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La Russia è l’avanguardia del multipolarismo, di GLG

La fine del Trattato INF: una vittoria della Russia, una Waterloo per l’America

non so se le cose stiano esattamente così, ma comunque non credo sia un’interpretazione troppo distorta. Da un pezzo penso che i liberisti, economicisti e mercatisti fino al buco del c…., mostrano senza più alcun velo la loro miseria intellettuale e l’incapacità di andare oltre un rozzo economicismo. Sostengono la debolezza della Russia perché non ha dati entusiasmanti relativi alla crescita del Pil e altre cose simili. Non capiscono nulla della vera posta in gioco per giungere, dall’attuale acutizzazione del multipolarismo, al reale policentrismo (conflittuale acuto) che vedrà un effettivo ri-equilibrio nei rapporti di forza tra un certo numero di potenze (come già accaduto a cavallo tra XIX e XX secolo). E il vero antagonista degli Usa apparirà allora la Russia, come sostengo da anni e anni. Certo anche la Cina giocherà la sua “bella” parte, ma la Russia metterà in forte pericolo l’influenza (a mio avviso nefasta) degli USA in Europa e nelle zone a sud e sud-est della stessa. Vedremo dei “bei giochi” allora. In una situazione del genere, una parte dei gruppi dominanti statunitensi (ancora in minoranza almeno stando alla continua campagna antitrumpiana in atto negli USA) ha deciso di tenere bene fermo il principio del pieno predomino nel “cortile di casa”. Come già per Cuba – soprattutto dopo il dissolvimento del “polo socialista” – le attuali difficoltà del Venezuela dipendono per la maggior parte dall’atteggiamento anti-USA tenuto da Chavez e poi da chi ne ha preso il posto. E l’establishment trumpiano vuole eliminare ogni “impurità” ostile dal Sud America. Chi si schiera con questi Stati Uniti (quelli da me detti n. 2) non è per nulla migliore di coloro che appoggiarono Obama nel liquidare Gheddafi e nell’appoggiare la disastrosa “primavera araba” del 2011, i cui ultranegativi effetti sono adesso in piena evidenza nella nostra area e in quelle vicine. I sedicenti “populisti” non meritano alcun particolare appoggio; anche se senza dubbio ci si augura che gli avversari non li eliminino così come si spera che gli antitrumpiani non prevalgano nettamente negli Stati Uniti. L’attrito “interno” tra quelli che sono comunque da considerarsi degli avversari è più che augurabile; almeno fino a quando le forze realmente contrarie ad ogni dipendenza da quel prepotente paese non saranno riuscite a liberarci di tutti questi gruppi dediti a servirlo così piattamente e senza dignità.

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