È pericoloso allontanarsi dagli Usa. (P. Rosso)

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Nell’articolo che presentiamo (vedi https://geopoliticalfutures.com/dangerous-option-germany), George Friedman con la consueta lucidità analizza sinteticamente le opzioni strategiche a disposizione della Germania in questa fase storica e lancia un chiaro avvertimento a chi vuole sentire: “… allontanarsi dagli USA è sempre possibile, ma pericoloso! …”
Sono certo che i commenti dei nostri lettori fioccheranno, per parte mia rilevo come significativo l’ineluttabilità con cui G.F. rappresenta il processo di progressivo allineamento della Germania con la Russia: un processo che G.F. stesso giudica del tutto razionale dal punto di vista delle imprese – e potremmo aggiungere noi dei lavoratori – tedeschi. E suona ancora più eclatante allora il solo allarme che G.F. riesce a intravedere/suonare per contrastare questo processo: “ …occhio che la Russia ti distrugge un’altra volta …”. Un dejà vu, un po’ logoro: gli americani sono i liberatori/salvatori degli oppressi/ingenui che si buttano fra le zampe dell’orso!

Una considerazione finale: saranno 20 anni che G. La Grassa invita a non credere al concetto corrente di globalizzazione ed ha invece proposto di leggere la fase come termine di un ciclo monocentrico – ad egemonia statunitense, dal dopoguerra a fine anni ‘90- e di inizio di una fase policentrica indirizzata inevitabilmente ad un futuro scontro semplificato “a due” – che non possiamo ora sapere chi saranno. Leggo questa analisi come una conferma del modello lagrassiano, offerta da uno studioso serio ancorché di parte avversa e con interessi opposti a quelli supportati – da sempre – dal blog C&S.

Buona lettura, Piergiorgio Rosso
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La scorsa settimana, una delegazione di dirigenti delle principali imprese tedesche si è incontrata con il presidente russo Vladimir Putin. Delegazioni di questo tipo sono una consuetudine, a volte devono incontrare i leader stranieri. A volte è una routine, a volte una cortesia. Ma a volte, hanno un significato speciale. Nel caso delle relazioni Russia-Germania, hanno sempre un significato speciale.

Relazioni instabili

Ci sono due relazioni che sono centrali per la Germania. La prima è quella con l’Unione Europea, la seconda è quella con gli Stati Uniti. Nessuna delle due relazioni è stabile in questo momento. Brexit, la crisi spagnola, l’aspro confronto tedesco con la Polonia ed i problemi economici dell’Europa meridionale stanno logorando il tessuto dell’Unione Europea. I tedeschi e l’Unione Europea sostengono che nessuno di questi problemi costituisce una minaccia alla salute del blocco e puntano al fatto che, a dieci anni dal 2008, l’Europa sta tornando ad una modesta crescita economica.
I tedeschi, naturalmente, conoscono i pericoli che stanno loro davanti, al contrario di Bruxelles. Molti dei problemi dell’UE sono politici, non economici. La Polonia e la Germania si sono scontrate sulla questione del contrasto fra diritto all’autodeterminazione nazionale e regole dell’UE. Anche Brexit si basava su questo. La Spagna è bloccata in una disputa sulla natura di una nazione e del diritto di una regione a separarsi. E sebbene i problemi dell’Europa meridionale siano economici, ciò non significa affatto che la debole crescita in atto li risolva né che si avvicini una soluzione ai gravi problemi strutturali del continente. Come leader de facto dell’UE, la Germania deve sì mostrarsi ottimista ma fare i conti con un eventuale fallimento.

La relazione tedesca con gli Stati Uniti è almeno altrettanto instabile – e non solo per la personalità del presidente Donald Trump. La situazione strategica ed economica in Europa è cambiata in modo drastico rispetto ai primi anni ’90 – quando l’Unione Sovietica è caduta, la Germania si è riunita e fu siglato l’importante accordo di Maastricht – mentre la struttura della relazione fra USA e Germania non è cambiata affatto. Entrambi sono membri della NATO, ma hanno opinioni radicalmente diverse sulla sua missione e sulla ripartizione delle sue spese. La Germania è la quarta economia mondiale al mondo, ma il suo contributo finanziario alla NATO non lo riflette.

Poi c’è la Russia. La politica americana verso la Russia si è indurita da quando il Partito Democratico ha assunto una posizione fortemente anti-russa dopo le elezioni presidenziali, più dura ancora di quella del Partito Repubblicano che è sempre stato poco accomodante con la Russia. La crisi dell’Ucraina continua a rafforzarsi mentre gli Stati Uniti dispiegano truppe nei Paesi Baltici, in Polonia e in Romania. Ciò ha ampliato le fratture all’interno dell’UE. La Germania non è interessata a una seconda guerra fredda. L’Europa orientale invece crede di esserci già dentro. Gli europei orientali sono sempre più distanti dalla Germania e sempre più allineati invece con gli americani. In un momento in cui i rapporti tedeschi con i principali paesi dell’Europa orientale vengono messi alla prova, la tensione aggiuntiva portata dalla politica americana nella regione, è una minaccia per gli interessi tedeschi. La Germania vuole che il problema della Russia venga meno. Gli Stati Uniti e ai suoi alleati dell’Europa orientale pensano che il modo per farlo venire meno sia attraverso lo scontro.

Un’opzione più pericolosa

La politica estera della Germania è rimasta più o meno la stessa cosa dal 1991 mentre la realtà internazionale è cambiata drasticamente. Questo sta costringendo la Germania a prendere una decisione che non vuole prendere. Ma deve per forza considerare cosa succede se la UE continua a disintegrarsi e se la politica estera della UE continua ad essere diversa dalla propria. Deve considerare cosa succede se gli USA continueranno a plasmare le dinamiche d’Europa in modo tale da costringere la Germania a combattere i nemici degli americani insieme a loro oppure rifiutarsi di farlo. Non si tratta solo della Russia – possiamo vedere la stessa questione sull’Iran [enfasi aggiunta].

La Germania non può esistere senza partner economici stabili. Non è mai stata autosufficiente dal momento in cui si è riunificata. Deve esplorare alternative. L’alternativa più ovvia per la Germania è sempre stata la Russia, attraverso l’alleanza oppure la conquista. La Germania ha bisogno delle materie prime russe. Occorre inoltre che il mercato russo sia più robusto di quanto sia ora. Ma la Russia è incapace di un rapido sviluppo economico senza aiuto esterno e, con il crollo dei prezzi del petrolio, ha bisogno di un rapido sviluppo per stabilizzare la propria economia. La Germania ha bisogno che l’economia russa sia in salute e quello che ha da offrire alla Russia sono: capitale, tecnologia, e capacità direttiva. In cambio, la Russia può offrire materie prime e forza lavoro. Un allineamento con la Russia potrebbe sedimentare l’Europa orientale nell’orbita della Germania. Per il modo in cui stanno andando le cose, e considerate le alternative a disposizione della Germania, l’opzione russa è costosa ma potenzialmente molto redditizia.
Ma la Germania ha un problema con la Russia. Ogni tentativo precedente rispetto all’allineamento o alla conquista è fallito. Costruire l’economia russa per creare un mercato robusto per le merci tedesche potrebbe sicuramente beneficiare entrambe le nazioni ma cambierebbe l’equilibrio di potere in Europa. Ora come ora la Germania è militarmente debole ed economicamente forte. La Russia è moderatamente potente ed economicamente debole. Un allineamento con la Germania potrebbe rafforzare drasticamente l’economia della Russia, e con essa, il suo potere militare. Una volta allontanatasi dagli USA e avendo minimizzato la potenza militare nella penisola europea, la Germania potrebbe trovarsi nella sua antica posizione: vulnerabile alla potenza russa, ma senza alleati per combatterla.[enfasi aggiunta]
Il viaggio dei capi industriali tedeschi in Russia non è un evento nuovo, né rappresenta un significativo cambiamento nella politica tedesca. Ma fa parte di un processo in corso. Mentre la realtà internazionale si sposta da ciò che serve alla Germania, la Germania ha necessità di un altro percorso. A breve termine gli Stati Uniti saranno soggetti ad una recessione economica ciclica. La Cina sta affrontando sfide proprie. Ci sono dunque poche alternative alla Russia e la Russia è storicamente una opzione molto pericolosa per la Germania.