Fermare il marciume, di GLG

gianfranco

 

mi sembra che ciò provi quanto sostengo da tempo. Quanto più si consentirà all’“infezione” di continuare a perpetuarsi e a far marcire la nostra società e tanto maggiore sarà il pericolo dell’avvento di simile furia violenta annientatrice, che non è per nulla quella che spesso invoco. Anzi il suo contrario. Adesso bisognerebbe riprendere bene in mano la storia della Germania dopo la prima guerra mondiale, concentrandosi non semplicemente sulla connivenza dei socialdemocratici (ricordiamo Noske) nell’eccidio di comunisti, fra cui Rosa Luxemburg e Liebknecht, nel ’19. Importante quanto avvenne nel 1929-30, dove la “vulgata” di storici incompetenti e faziosi vorrebbe farci credere che siano stati i comunisti a provocare i socialdemocratici invece che allearsi con questi per combattere l’impetuoso crescere del nazismo (come fecero, con errore imperdonabile, subito dopo). E invece, come già dimostrato in Italia, solo la moderazione nel combattere “centristi” e “sinistri” (ad es. in Italia nei primi anni ’20 i Giolitti e i Turati) facilitò la vittoria del fascismo. E così pure in Germania nel ’29-’30 furono i socialdemocratici a reprimere i comunisti e a creare con loro incidenti. L’incapacità dei comunisti di regolare i conti definitivamente con i “centro-sinistri” ha pienamente favorito chi aveva capito che i ceti popolari odiavano questi ultimi. Gli operai (ripeto: OPERAI) della Krupp si assentavano dal lavoro per seguire le SA a schiacciare tutti quelli che ancora difendevano la marcia Repubblica di Weimar. I comunisti sono stati incapaci di prendere loro la testa di questi ceti popolari e di accoppare i socialdemocratici che ormai allignavano nei soliti “quartieri alti”. E nel ’35 si fecero i fronti popolari, altro errore fondamentale. I falsi storici vorrebbero far credere che sono stati utili per la vittoria contro i nazifascisti. Lo si è ben visto in Spagna nel 1936-39 (e il franchismo, non entrato in guerra, è durato fino a metà anni ’70). La vittoria è solo avvenuta per l’errore madornale di Hitler (ma non ci si dice quali pourparler c’erano stati con l’Inghilterra ormai in ginocchio malgrado tutte le balle raccontate) di aggredire l’URSS, dopo che questa, intelligentemente, aveva firmato un patto di non aggressione con la Germania, avendo capito che era molto utile lasciare che le potenze capitalistiche si scannassero fra loro. Adesso, i vermiciattoli di un “antifascismo” ancora più marcio e corrotto di quello dei lontani anni ’20 e ’30 ci stanno portando lungo la stessa strada. O sorge una forza capace lei di annientare questi agenti patogeni e farli sparire dalla faccia della nostra povera Italia (e di altri paesi europei) o ci troveremo, entro non tantissimi anni, ancora una volta massacrati da chi difende un nuovo assetto di potere dei ceti più “elevati” in grado e ricchezza, ma riuscirà ad avere il favore di ceti popolari che non ne possono più di questi mascalzoni odierni; tanto ricchi quanto gli altri, ma più marci come morale, disfacimento culturale, falsità pseudoumanitarie e via dicendo. Se il PCI, quando nacque a Livorno nel 1921, avesse avuto consistenza e lucidità di pensiero sufficiente a sollecitare il popolo contro i “centristi” e i “sinistri” non avremmo avuto il fascismo. Bisognava prendere la guida dell’annientamento generale di tali soggetti, che parlavano del popolo e del “progresso” sociale ma erano invece marci, portavano il cancro. E così il fascismo ha avuto via libera nell’operare chirurgicamente. Lo stesso accadrà oggi se non si imparano le lezioni della storia. Sedicenti antifascisti, progressisti, modernisti, puro disfacimento di una cultura, anzi di una civiltà, devono essere infine spazzati via, bisogna che siano odiati come si odiano gli stupratori, i pedofili. Altrimenti, ci troveremo in mano di questi di cui si parla nell’articolo messo all’inizio. E allora si vedrà questa merda di politicanti, di intellettuali, ecc. – marci e che vomitano solo pus – fare la fine che meritano di fare. Ma poi bisognerà risalire ancora una volta la china in altri anni e anni di storia tormentata. Non vedrò tutta questa storia, ma mi dispiace egualmente per voi.

P.S. Leggo adesso dell’uccisione, stanotte, del povero carabiniere. I giornali che ben sappiamo non mettono nei titoli di testa che sono stati due nordafricani. E il Corriere, perfino nell’articolo, comincia con un “sarebbe stato nordafricano”. Sono in imbarazzo i nostri “buonisti” e “progressisti” e “antirazzisti e “antifascisti”. Nessuno però deve dire che i nordafricani sono portati al crimine. Sarebbe una stupidità. Il vero problema è la quantità che i buonisti e falsi umanitari hanno fatto arrivare; e poi i vergognosi centri di accoglienza e il lavoro in nero pagato malissimo. E dopo che questi sono stati illusi per spillargli un bel po’ di migliaia di dollari. Quindi, ripeto, la galera a chi comunque ha assassinato. Ma ben più grave sorte ai farabutti dell’“accoglienza”. Aggiungo che non capisco l’uscita di Conte, che parla di galera che questi dovrebbero fare a casa loro; quindi bisogna pensare a rimpatriarli. A casa loro non faranno più galera e poi hanno ucciso qui da noi. Che cavolo di discorso sta facendo uno che dovrebbe essere il capo di governo del paese dove il carabiniere è stato assassinato? Galera a vita in Italia, caro premier, sempre più ambiguo.