MEDIOCRI DOPPIOGIOCHISTI

gianfranco

http://www.ilgiornale.it/news/politica/due-idee-centrodestra-confronto-48-ore-1307095.html

 

http://www.ilgiornale.it/news/politica/pontida-asse-lega-forza-italia-prove-coalizione-unita-1307098.html

 

Questi due articoli mostrano chiaramente l’ambiguità e il vero doppio gioco della destra berlusconiana, ma soprattutto del loro capo, ormai sempre più infido e anche scoperto per chi sa leggere minimamente le sue mosse da 5 anni a questa parte (in un certo senso, direi dal G8 di Deauville e il suo scambio di battute con Obama). Non metto in dubbio che alcuni di F.I. siano un po’ critici di fronte alle prospettive del capo, ma lo fanno soprattutto perché si sono visti scavalcati con la nomina di Parisi a suo vero uomo di fiducia. In ogni caso, Berlusconi appoggia soprattutto l’incontro che sarà diretto da quest’ultimo; tuttavia, nello stesso tempo, Toti ci rivela che il doppiogiochista si è mostrato d’accordo con lui sulla partecipazione alla riunione dei leghisti a Pontida. E’ appunto il normale comportamento del viscido “nano”, che trama con tutti. Oggi finge anche un’opposizione a Renzi per recuperare voti e impedire lo slittamento dei suoi elettori verso la Lega. I vari giornali del suo schieramento sostengono che l’infido e Salvini sono differenti solo perché il primo vuole conquistare i moderati con una politica centrista mentre il secondo sta più sulla destra. Così non si capisce nulla. Chi veramente volesse fare opposizione a questo governo dovrebbe dire chiaramente che l’alternativa è altra: o la lotta decisa contro l’Europa, dichiarando apertamente che la si conduce perché si è asservita agli Usa (quindi la polemica contro la Germania va condotta solo in quanto oggi la Merkel mostra totale sudditanza al paese “padrone”), oppure il berlusconiano sotterraneo appoggio al cammino verso un partitone, che un domani riunisca il grosso della sedicente “sinistra” e di questo immaginario nuovo centrismo (per formare insieme il cosiddetto “partito della nazione”), ponendo alle “ali”, in posizione fortemente minoritaria, una sedicente “sinistra” (pezzi del Pd, quello primieramente favorito a partire dall’operazione “mani pulite”) e una sedicente “destra” (Lega, FdI e magari pezzi di F.I. ormai emarginati).

All’intervento a gamba tesa dell’ambasciatore americano sul referendum d’autunno (ancora non si fissa la data) non si è affatto risposto con vera dignità di paese indipendente. L’ha fatto il Presidente della Repubblica in modo, lo ripeto, pilatesco; il governo ha taciuto, i berlusconiani hanno mostrato la faccia corrusca, accontentandosi però di quanto detto dal presidente. Adesso tutto è messo da parte. La Lega crede di fare abile politica mostrandosi un po’ più dura, con un atteggiamento soltanto volto a recuperare i berlusconiani scontenti per essere stati sopravanzati da Parisi nel “cuore” del loro leader, dedito a subdole manovre strizzando l’occhio al governo, malgrado tutte le critiche esclusivamente intenzionate a recuperare qualche voto. Questi giochetti, che si credono altamente politici, favoriranno il risultato finale del “partito della nazione”, comunque lo si vorrà chiamare. Immagino che questo resterà a guida renziana, ma il problema principale non è comunque questo. Se necessario, anche Renzi potrebbe essere cambiato; e i cretini, che guardano alle persone e non alla linea politica perseguita, magari canteranno vittoria. No, la vittoria sarà di chi ci condurrà ad una reale colonizzazione da parte dei sempre più pericolosi statunitensi. Un domani ci si farà magari credere alla riedizione di un grosso partitone di centro (tipo DC), in grado di assicurare la moderazione contro gli “estremismi” di destra e sinistra (in altra epoca storica rappresentati da Msi e Pci). Balle; la Dc era un partito atlantico, ma in una situazione bipolare e con molti fili sotterranei tesi verso il Pci berlingueriano in fase di slittamento filo-Usa. La politica diccì (e piesseì) si concedeva qualche po’ di autonomia; basti vedere il funzionamento di una parte dell’industria pubblica, abbastanza difesa dagli attacchi di quella privata, che in Italia, a partire dal nascosto cambio di campo durante la seconda guerra mondiale (poi sfociato nell’8 settembre ‘43), è sempre stata la fucina dei traditori del paese. Il futuro partito della nazione, o come si chiamerà, sarà il rappresentante autentico di una sorta di “borghesia compradora” (sempre il nostro infame ceto imprenditoriale) in un paese soggetto alle nuove forme della colonizzazione, che non assomiglia certo alle vecchie.

Per completezza di riferimenti a questa politica delle ambiguità e sotterranei tradimenti, ricordo che in certi casi gli Usa criticano la Germania per la sua politica nella UE (austerità, ecc.). Così, quelli che vogliono fare la voce grossa, fingendo d’essere a favore degli interessi del proprio paese (ricordo ancora una volta i vermi berlusconiani), strepitano contro i tedeschi e si rivolgono al popolo (sempre sull’ingenuo e che non capisce la politica, anche perché ha altro da fare per tirare avanti) dicendogli: vedi come siamo bravi, come facciamo i tuoi interessi? Imbroglioni marci. Gli Usa si comportano come i generali nei confronti dei sottufficiali; questi ultimi usano il pugno duro nei confronti dei soldati, assicurando una rigida disciplina, mentre il generale – ogni tanto – si mostra “umano” e alleggerisce certe “pene”. E’ un gioco vecchio. Quei falsi critici solo in grado di ululare contro la Germania, e con qualche appunto al “padrone” nella sua versione obamiana (con estrema moderazione e occasionalmente), mostrano la loro effettiva natura di servi; per certi versi più pericolosi di quelli scoperti e con unica faccia. I berlusconiani dovrebbero essere seppelliti sotto montagne di merda. Renzi e i suoi vanno combattuti di fronte e fissando nette linee di demarcazione. Berlusconi è mille volte più laido e vile di Renzi. Addosso a questa “faccia di tolla”, miserabile avanzo della peggior specie dei “badogliani” di questa povera Italia. Chi non lo denuncia apertamente e continua a traccheggiare per miseri fini di qualche voto in più, è un politicante di basso conio; non c’è bisogno di fare nomi, spero.