BASTA CON I MENTITORI E I TRADITORI DI SEMPRE: I “SINISTRI” (di GLG)

gianfranco

 

QUi

Continuo ad insistere che la questione migranti deve essere inquadrata quale effetto della politica degli Usa del precedente establishment e dei loro sicari europei: Francia e Inghilterra in particolare. Tutti i mascalzoni di “sinistra” insistono che Germania, ma anche Francia e Inghilterra hanno più migranti di noi. Certamente, sono arrivati dalle colonie francesi e inglesi (parlando le rispettive lingue) in decenni di migrazione da quei paesi. E la Germania pure ha accolto in specie turchi, ma nel corso di molti anni. Qui si parla dello sconvolgimento provocato dai criminali “occidentali” con le loro aggressioni del 2011; in particolare alla Libia (dove la Francia ha abbondantemente danneggiato i nostri interessi) e alla Siria. In questo caso utilizzando l’Isis, finanziato da Arabia Saudita e Qatar con dietro sempre gli Usa del “premio Nobel per la pace”. E quindi, in tal caso si constata con chiarezza come non debbano essere accettati nemmeno i profughi politici, che sono gli aggressori del legittimo governo di Assad e portatori di terrorismo in Europa.
E comunque, questo flusso migratorio è stato provocato in appena sette anni; e con accoglimenti di una vergogna infinita, fatta solo per far guadagnare soldi a veri banditi, fra cui le ONG e le associazioni “caritatevoli”. Infine, va denunciata un’altra mistificazione di questi malfattori della “sinistra”, che invadono tutti i media. Stanno blaterando a tutto spiano che è contraddittorio per Salvini avere simpatia per il gruppo di Visegrad e per l’Austria (e per il bavarese ministro tedesco dell’interno) poiché tali paesi non vogliono ricevere migranti e quindi sarebbero in contrasto con i nostri interessi di non accoglimento. Ballisti spudorati. Certo che questi paesi non vogliono accogliere e fanno bene perché propongono precisamente che non ci sia accoglimento in Europa, che si impediscano le azioni criminose degli scafisti e delle ONG. E questo interesse a bloccare ogni e qualsiasi raccolta in mare dei migranti e a respingerli nei loro paesi è comune appunto all’Italia, a Visegrad, all’Austria e ora anche ai paesi baltici. Ribadisco che senza l’eliminazione del bubbone detto “sinistra” e la cacciata integrale dei suoi miserabili intellettuali, giornalisti, conduttori, da ogni organo di informazione, non si otterrà alcun risultato.
Basta inseguire i risultati elettorali. Occorre isolare e sbattere anche in galera gli “untori”, che allignano in quella parte politica ormai degenerata in tutta Europa, ma in particolare qui da noi; perché qui si tratta degli eredi dei traditori piciisti quando, già all’inizio degli anni ’70, iniziarono la “migrazione” verso l’atlantismo, cioè gli Stati Uniti. E un’ultima cosa, su cui torneremo con ben maggiore energia. Non sono esistiti in Italia gli “anni di piombo” in quanto anni del “terrorismo rosso”. Si trattava di gente strumentalizzata appunto da chi stava cambiando campo, dai traditori insomma, che ne hanno combinate di tutti i colori. I coglioni delle Br e di altri gruppetti similari hanno la colpa di non avere denunciato come, in seguito ai loro marchiani errori, siano caduti nelle reti dei banditi in fase di passaggio al settore atlantico e verso il “compromesso storico” con altri (i diccì di “sinistra”) della loro stessa pasta; sono questi torbidi gruppi dirigenti ad avere infiltrato una quantità incredibile di agenti provocatori nelle fila di sprovveduti “rivoluzionari”, fatti passare per i delinquenti provocatori appunto del “terrorismo rosso”. No, erano gli agenti infiltrati che ormai manovravano anche degli ingenui per addossare loro i crimini di chi lavorava al sovvertimento dell’ordine internazionale. E tutto per il “bene” della “sinistra” che, dopo il crollo dell’Urss e di altri paesi di quel campo, venne spinta con “mani pulite” – e annientando il legittimo quadro politico della “prima Repubblica” – verso la costituzione di un nuovo regime più vergognosamente servo degli Stati Uniti. Per fortuna non gli è andato tutto a fagiolo e oggi pian piano i nodi stanno venendo al pettine. Speriamo in un grande tsunami liberatorio.